In via Roma per poco non ci è scappato
il ferito grave
Una normale mattinata
di una signora di mezza età stava per trasformarsi in tragedia, a causa di una
grossa pietra che si è staccata dal cornicione di un palazzo fatiscente di via
Roma. Il masso tufaceo solo per pura fatalità non ha colpito la testa della
donna che si stava recando all’ambulatorio del dottor Di Maria. Il fatto è
accaduto venerdì 14 febbraio, intorno alle ore 9.30: ne siamo venuti a
conoscenza per puro caso, in quanto ci trovavamo pure noi da quelle parti. La
signora ha rischiato di farsi male seriamente, perché la pietra è caduta da
un’altezza di circa 5 metri.
Via Fleming, la stradina dimenticata
I pochi abitanti di
questa traversa di Viale della Resistenza
non ce la fanno più a vivere senza illuminazione, senza fogne e con
tanta immondizia abbandonata per strada.
“Abbiamo i pozzi neri
– afferma una signora del posto – che vanno
spurgati mediamente ogni 10 giorni al modico prezzo di circa 120 euro ad
abitazione. A ogni tornata elettorale,
tutti i politici vengono a chiederci i
voti, ripetendo come un mantra che è la volta buona per realizzare la fogna
anche nella nostra strada, ma poi si dimenticano completamente di noi”.
Regalo a Don Ciro da 1750 euro
Quando si tratta di
omaggiare don Ciro Tufo, il parroco della chiesa di San Giacomo,
l’amministrazione comunale non bada a spese. Al Comune hanno colto l’occasione per il ritorno alle celebrazioni
eucaristiche nella chiesa Madre (chiusa tre settimane per lavori di restauro),
per regalare a don Ciro una casula (la veste che i sacerdoti indossano durante
la messa), costata 1750 euro. Altri 1.659 euro sono stati spesi per
acquistare 4 tappeti a protezione del pavimento in gomma della palestra
dell’elementare Diaz, utilizzata per le celebrazioni eucaristiche nei giorni
12-19-26 gennaio.
Una breve
considerazione. Premesso che il nostro amato parroco meriterebbe di ricevere le
più alte onorificenze della Repubblica, per l’impegno che profonde
quotidianamente a favore dei deboli, degli ultimi, dei ragazzi a rischio e di
tutta la sua Comunità parrocchiale, sorge, però, spontanea la domanda: è lecito
utilizzare denaro pubblico per omaggiare un parroco che lavora bene? A nostro
avviso, il gesto sarebbe stato sicuramente apprezzato di più, se il sindaco e gli
assessori avessero impegnato una piccola parte dei loro stipendi di
amministratori, per comprare il regalo a don Ciro. Cogliamo l’occasione per
ricordare ai nostri lettori che don Ciro è un fiume in piena e sforna continue
iniziative: ha raccolto circa 130mila euro
(offerte dei fedeli) che sono stati utilizzati per il consolidamento statico
della chiesa; inoltre si è schierato in prima linea (cosa che non hanno fatto i
nostri amministratori) per sensibilizzare le autorità competenti a risolvere la
questione dei veleni sprigionati nella cosiddetta Terra dei Fuochi; tira fuori
soldi di tasca sua, per garantire un’estate migliore a tutti quei ragazzi che
non possono permettersi la villeggiatura; con la Caritas, poi, sta facendo un
lavoro pregevole, per tendere una mano a tutti coloro che ne hanno bisogno.
Un lavoro da 1.153 euro alle poste
private di D’Errico
Per la notifica degli
avvisi di accertamento ICI relativi
all’anno 2008, è stato conferito l’incarico all’agenzia postale privata di
Giuseppe D’Errico, tra l’altro anche gestore del blog Calvizzanonline. Per l’invio
di 206 raccomandate complete d’imbustamento, il Comune ha dovuto sborsare 1.153
euro. L’incarico alle poste private, come è scritto nell’atto gestionale a
firma di Nello Abbate, si è reso necessario in quanto “i messi comunali non
hanno potuto assicurare la notifica degli avvisi entro il termine ultimo del
31-12-2013”. Perché allora non si è intervenuti prima? Intanto, a distanza di
pochi mesi, il Comune ha affidato (direttamente o indirettamente) già tre
lavori all’agenzia postale di Corso Mirabelli, 127.
La ventiseienne
calvizzanese Giusy Vallefuoco, ad appena un anno dalla sua iscrizione al
circolo locale del Pd di Corso Mirabelli, si è già gettata a capofitto nella
sua prima avventura politica. Abita in
via Eduardo De Filippo ed è perito informatico, ma la politica di centro
sinistra è una passione che ha coltivato fin da quando frequentava i banchi di scuola.
Il suo nome figura al secondo posto della lista Tartaglione, aspirante alla
segreteria regionale del partito, per l’area Renzi. Insieme ad Annalisa
Ciaramella (ex segretario locale del Pd, pure lei nella lista che appoggia
Tartaglione) e al consigliere comunale Angela De Vito, formano un trio di donne
briose e intelligenti che potrebbero rappresentare una parte della futura
classe dirigente sia del Partito democratico che della città in cui vivono.
Ecco i risultati
delle primarie per la segreteria regionale. Totale votanti: 314; Tartaglione:
265 voti (85%); Vaccaro:17 voti (5%); Grimaldi: 31 voti (10%).