Fogne, i lavori infiniti



A distanza di tre anni e mezzo dall’inizio dei lavori sia di ampliamento di alcuni tratti che di rifacimento ex novo di buona parte della rete fognaria cittadina, continuano i disagi per i calvizzanesi. La chiusura di via Mazzini (dove attualmente sono concentrati i lavori), senza aver dato una valida alternativa alle diverse centinaia di automobilisti che quotidianamente percorrevano la strada che adduce al Distretto Sanitario, ha creato forte ripercussioni sia sul traffico cittadino che su quello intercomunale. E non si può sicuramente definire alternativa l’idea di aprire alla viabilità il primo tratto di via Petrarca, la mulattiera che costeggia villa Holiday, adatta solo a mezzi cingolati e trattori, in virtù delle sue disastrose condizioni.
“Non pretendevamo – afferma una signora che abita proprio in via Petrarca – che la strada fosse stata asfaltata, ma perlomeno che gli amministratori avessero pensato a far riempire le numerose buche esistenti che diventano voragini quando piove”.
In ogni caso i lavori in via Mazzini dovrebbero terminare entro il 5 marzo (come ci è stato riferito dall’amministratore della ditta vincitrice dell’appalto) mentre quelli in città, sempre relativi alla rete fognaria, dovrebbero concludersi nel giro di 5-6 mesi, cioè con due anni di ritardo sui tempi previsti. Il cantiere fogne, infatti, aprì a settembre 2010, dopo un lungo iter burocratico iniziato nel 2007, quando la Regione Campania, per spendere proficuamente i fondi europei, s’inventò il Parco Progetti. Con delibera di giunta del 2-4-2007 (ai tempi di Pirozzi sindaco) fu approvato il progetto esecutivo (redatto dall’ing. Giuseppe Iazzetta che è anche il direttore dei lavori) ) della rete fognaria cittadina, ma ammesso al finanziamento, per l’importo di circa 3milioni922mila euro, solo ad aprile 2009, dietro forte interessamento dell’amministrazione Granata. La gara d’appalto, invece, fu indetta con determina 105 del 31 luglio 2009 (base d’asta di circa 2milioni700mila euro) e aggiudicata dalla Tecnoappalti (con sede a Napoli in via De Pretis) per un importo netto di 1.550.534 euro, cioè con un ribasso del 48,144 per cento. Il contratto tra il Comune e la Tecnoappalti, invece, fu siglato il 17-06-2010, dopo circa un anno dall’assegnazione della gara. Insomma, i lavori iniziarono a settembre 2010 e dovevano concludersi nel giro di due anni, invece, se tutto filerà liscio, dovrebbero terminare dopo l’estate, cioè a distanza di 4 anni dall’apertura del primo cantiere.
Ecco come terminava un nostro articolo datato 12 settembre 2010: “I lavori fognari, finanziati con i fondi europei del “Parco progetti” dovrebbero durare circa due anni. La speranza di tantissimi cittadini è che non si vada alle calende greche, ma che vengano rispettati i tempi e, nel contempo, che i lavori siano fatti a regola d’arte, visto che la ditta aggiudicataria dell’appalto ha praticato un ribasso di circa il 50%, per cui percepirà un compenso di circa la metà dell’importo stabilito dalla base d’asta”.















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