Per il buffet natalizio, impegnati 400
euro tra dolci e spumante
L’amministrazione Salatiello non rinuncia al tradizionale
buffet natalizio del 23 dicembre, ma il conto viene pagato con i soldi dei
contribuenti. Sono stati impegnati 400 euro per comprare 300 euro di dolci alla
pasticceria Rispo e 100 euro di spumante al bar Madas. Non è tanto la cifra in
gioco a fare scalpore, ma la superficialità con la quale viene manovrato il
denaro pubblico e la continua
propensione agli sprechi, anziché al risparmio. Questi soldi, infatti, in
un periodo di ristrettezza economica, potevano esseri utilizzati sicuramente in
maniera più proficua. E chi se ne frega, “Tanto paga Pantalone!” Il brindisi
benaugurante di Natale si sarebbe
comunque potuto svolgere in maniera più sobria, ad esempio con panettoni e spumante
offerti da assessori e consiglieri comunali. Ormai i dolci sembrano diventati
il piatto forte di quest’amministrazione: da giugno a dicembre sono stati spesi
circa 1.900 euro per le varie offerte. Oltre i 400 euro serviti per il buffet
natalizio, sono stati spesi 220 euro, sempre presso la pasticceria Rispo, per
offrire la torta a Don Ciro, in occasione del suo compleanno e 1250 euro per i
dolci offerti agli anziani del soggiorno estivo.
Questo caso di spreco non è il primo e non sarà sicuramente
l’ultimo di cui dovremmo, purtroppo, occuparci. Per contro, a Calvizzano si
verificano pure tanti altri piccoli episodi di buon utilizzo del denaro
pubblico, dove il risparmio la fa da padrone. L’ultimo che abbiamo potuto
appurare, traspare dalla determina 85
del 23 dicembre scorso, a firma della responsabile dei Servizi sociali, Angela
Cacciapuoti, dove vengono impegnati circa 146 euro per l’acquisto di 100
contrassegni per gli invalidi con ologramma anticontraffazione. Ebbene, la
scelta dell’acquisto è caduta sulla BuY QuicK di Lusciano (provincia di
Caserta), perché, per lo stesso numero di contrassegni, la Maggioli aveva
chiesto 358,16 euro. Cose normali che, di questi tempi, diventano eccezionali.