Di Luna nelle mire di un gruppo di persone intenzionate a infangare la sua
immagine di persona pulita? Potrebbe essere l’ipotesi più plausibile, dopo gli
strani episodi accaduti recentemente al giovane imprenditore calvizzanese,
nonché presidente dell’Aicast (associazione delle imprese e dei commercianti) locale
e intercomunale. Da qualche settimana, infatti, la sua vita è turbata da
continue e assillanti telefonate anonime di presunte tredicenni e quattordicenni
(l’età che spacciano le baby telefoniste dall’altro lato della cornetta)
desiderose di incontri piccanti. Di fronte al categorico rifiuto e
disconoscimento del Di Luna, ognuna di loro ripete come un mantra: “Ma come fai
a dire di non conoscermi se sei già stato a casa mia, quando non c’erano i miei
genitori? E non finisce qui: l’ipotetica ragazzina insiste per un incontro sexy.
Insomma, la vicenda avrebbe tutti i contorni di una spy story in salsa locale,
nella quale l’obiettivo potrebbe essere quello
di far cadere l’imprenditore in un tranello e farlo incappare nelle maglie
della giustizia? Fatto strano è che
queste cose, in passato, non erano mai capitate al presidente dei commercianti
locali, il che farebbe pensare a un micidiale meccanismo, fatto forse anche di
falsi annunci adescatori su internet, costruito apposta per offuscare
l’immagine del Di Luna, da qualche anno paladino di numerose battaglie sia civili
che sociali e di denunce alla Procura della Repubblica.
Insomma, si sarebbe scatenata la macchina del fango anche per lui? Anche
dalle nostre parti, purtroppo, quando vengono violati certi santuari, oppure
attaccati alcuni particolari personaggi, si mette in moto la cosiddetta
macchina del fango. Cos’è? Per dirla alla Saviano, è delegittimazione, attacco
personale, screditamento attraverso il gossip, gogna pubblica di fatti privati
accaduti recentemente e in passato. E
questo potrebbe essere ancora il minimo. C’è pure chi usa l’arma della
delegittimazione, facendo passare la vittima predestinata per ladro
o cocainomane o pedofilo. Se poi risulta difficile trovare qualcosa sulla
persona da infangare, allora si va a scavare nel passato di qualche suo
familiare molto caro. Insomma, critichi? Ti opponi? Allora sarai
delegittimato. Si attiva una macchina infernale che punta a
discreditarti, per far dire agli altri: “colui che vorrebbe ergersi
a moralizzatore è un peccatore”. Così s’incute timore, paura: è questo che
produce la macchina del fango e che spesso porta a non agire, a evitare di
compiere uno sforzo per migliorare le cose. Lo scopo della macchina del fango è
cancellare le differenze per poter dire e ribadire: siamo tutti uguali.