ATTACCO ALLA LIBERTA’ D’INFORMAZIONE?


                      Riprese video del consiglio comunale vietate al nostro blog
 Salatiello è sempre stato favorevole alle riprese in Consiglio: la prova  è nel  filmato datato 2008 sotto riportato. Perché ha cambiato idea?     
A Natale, come recita un vecchio refrain, sono tutti un po’ più buoni. Volevamo esserlo anche noi, tant’è che avevamo programmato un menabò con diversi articoli forieri di speranza. Abbiamo dovuto, però, stravolgere la scaletta, in quanto non potevamo tacere di fronte  al vergognoso attacco che abbiamo subito durante lo svolgimento del consiglio comunale di venerdì scorso. In quel frangente, il presidente della massima assise cittadina, Antonio Mauriello, ci ha invitato a spegnere immediatamente la nostra telecamera, perché privi di autorizzazione alle riprese video e audio.  Ritenevamo che il sindaco la pensasse diversamente da Mauriello e che ci avesse difeso, così come fece nel 2008, quando ingaggiò una dura battaglia nei confronti dell’allora presidente del Consiglio comunale Gaetano Felaco (consiliatura Pirozzi) che voleva impedirci (all’epoca eravamo parte integrante di calvizzaonline) di effettuare  riprese in Consiglio. Siamo rimasti di stucco, quando, però, abbiamo appreso che l’atto d’imperio è stato voluto proprio da Giuseppe Salatiello, cioè da colui che anni fa si presentò alla stampa come nuovo paladino dei diritti dei giornalisti.
Ecco le precise parole (non abbiamo cambiato niente per non distorcere il pensiero del sindaco) pronunciate da Salatiello a un certo punto della seduta: “Segretario, metta agli atti che questa seduta sarà ripresa da un sito qualsiasi e invito il presidente del Consiglio a querelare il soggetto non autorizzato che, facendo un po’ il furbetto, vuole riprendere un po’ la situazione”. Ad ognuno la libera interpretazione.
Non si sono fatte attendere le repliche di due consiglieri di minoranza. “Ma che siamo in Cina?”, ha detto Biagio Sequino. “Il consiglio comunale è una seduta pubblica”, ha aggiunto Angela De Vito.
Salatiello ha chiuso la discussione, asserendo che bisognava chiedere l’autorizzazione.
Premesso che il nostro Comune, per quello che ci risulta, non si è mai dotato di alcun regolamento per la disciplina delle riprese audio-video delle sedute di Consiglio comunale, perché Salatiello trova adesso tutti questi cavilli antidemocratici, guarda caso nei nostri confronti? Forse dimentica che lui stesso, in qualità di presidente del consiglio comunale, nei 4 anni e mezzo di amministrazione Granata, ha sempre consentito le riprese audio e video di qualsiasi consiglio comunale, senza pretendere alcuna autorizzazione sia da noi che dagli altri operatori? Ha cambiato idea? Ma ricorda le battaglie a favore della libertà di stampa che egli stesso ha condotto negli anni in cui era consigliere comunale?
Consigliamo di visionare completamente il video sotto riportato, datato febbraio 2008, dove Salatiello spiega le motivazioni che lo spinsero a ingaggiare la sua battaglia contro l’amministrazione Pirozzi che, all’epoca, ci negò (allora eravamo calvizzanoline) la possibilità di filmare i consigli comunali.      
  





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