L’amara sorpresa degli avvisi di pagamento della nuova tassa sui rifiuti


In questi giorni stanno arrivando nelle case dei contribuenti gli avvisi di pagamento delle prime due  rate della TARES, la nuova gabella che, da quest’anno,  sostituisce la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU).  Tale tributo comunale è disciplinato dall'art. 14 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 convertito con modificazioni in legge 22 dicembre 2011, n. 214 e successive modificazioni ed integrazioni.
L’importo delle prime due rate è stato calcolato in misura pari al 100% della TARSU dovuta per l’anno 2012, di cui il 50% con la prima rata, in scadenza il 31 agosto 2013 e l’ulteriore 50% con la seconda rata del 30 settembre 2013. Con il saldo di novembre dovrà essere versato il conguaglio, calcolato a seguito dell’approvazione delle tariffe TARES per l’anno 2013, più la maggiorazione di 0,30 euro per metro quadrato (a meno che quest’ulteriore gabella riservata allo Stato non sarà eleminata con la manovra estiva). Ma l’importo delle due rate non doveva essere pari al 60% della Tarsu pagata nel 2012, così come hanno fatto Marano e altre realtà del comprensorio? Ciò avrebbe comportato un esborso iniziale quasi dimezzato e non è poco di questi tempi. Evidentemente bisogna far cassa urgentemente? Ed è  così che s’intende venire incontro ai cittadini, già vessati da uno Stato vampiro?
E non è finita qui. Nel calcolo della tassa sono state prese in considerazione anche le pertinenze. Ma Salatiello, in campagna elettorale, non aveva preso l’impegno (punto 5 del suo programma) di abolire la tassa sui rifiuti ai garage, box auto, cantine e solai? Impegno che, chiaramente, non potrà mai essere mantenuto, perché la sentenza della Cassazione n. 12084, menzionata nell’opuscolo programmatico del sindaco, è stata superata da un’altra sentenza (11351 del 6 luglio 2012), sempre della Cassazione, nella quale è chiarito che i garage, box auto, eccetera, vanno soggetti al pagamento della tassa rifiuti e che la tassazione di questi immobili non contrasta con il principio comunitario “chi inquina paga”.     


In tutto questo l’opposizione cosa fa?  Chi rappresenta gli altri 5mila elettori è andato in ferie solo per questo periodo o fino alle prossime amministrative? La politica, “cari amici”, si fa, con passione e dedizione,  365 giorni all’anno, con o senza incarichi, altrimenti si è destinati a subirla. 

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