DISCARICHE, CAMPI ELETTROMAGNETICI, ROGHI TOSSICI



                   L’ambiente deturpato continua a minare la nostra salute
Tre episodi accaduti recentemente dalle nostre parti dovrebbero ancor di più farci riflettere, ma soprattutto spronarci  a combattere, con tutti i mezzi legali,  contro chi continua a provocare danni alla nostra salute. Non è più possibile accettare passivamente la devastazione ambientale del territorio in cui si vive, anche perché è dimostrato scientificamente il nesso causale tra l’inquinamento ambientale e l’insorgenza di alcune patologie allergiche, asmatiche e tumorali.
Rifiuti interrati a pochi passi da Calvizzano. Una enorme quantità di rifiuti (la maggior parte interrati e tombati), sulla cui tipologia la polizia ambientale sta cercando di fare chiarezza, è stata rinvenuta, la settimana scorsa, su un’area di circa 7mila metri quadrati situata tra l’area industriale Pip di Marano e la sponda maranese del Vallone Fossa del  Carmine. In pratica, a pochi metri da Calvizzano, esiste una vera e propria bomba ecologica che, in sinergia con i liquami sversati nell’alveo, avrebbe già potuto causare grandi danni alle falde acquifere e all’ambiente circostante. Resta ancora da capire se altri terreni circostanti sono stati utilizzati per essere adibiti a discariche abusive.
Ripetitore telefonico ubicato a Marano, ma che irradia prevalentemente su Calvizzano. Una squadra di operai e di tecnici, la settimana scorsa, ha lavorato incessantemente per alcuni giorni al restyling del mega ripetitore Telecom, situato al Corso Mediterraneo, a pochi passi da via Aldo Moro, la strada che adduce al quartiere residenziale delle cooperative di Calvizzano. Tali lavori, da quello che ci è stato riferito,  sarebbero stati finalizzati sia all’installazione di nuovi radiatori e captatori  (tecnologicamente più avanzati) di onde che al potenziamento del segnale telefonico. Chi ci assicura che dopo questi lavori i valori dei campi elettromagnetici  sono ancora nella norma, come è stato accertato alcuni mesi fa dall’ARPAC?
Roghi tossici   Il nostro territorio continua a essere preso di mira da piromani senza scrupoli che bruciano rifiuti di ogni genere, facendo finta di ignorare i danni irreparabili che provocano all’ambiente circostante. L’ultimo incendio di rilevanti dimensioni è avvenuto domenica 30 giugno in via Dante Alighieri, dove le fiamme, provenienti da un grosso cumulo di rifiuti (per la prevalenza tossici), si sono velocemente propagate all’area attigua, lambendo alcune villette, ubicate in territorio calvizzanese. Quest’ennesimo rogo ha indotto, per un’ennesima volta, Ibrahim Khader (architetto e capo della comunità islamica dell’area nord di Napoli), che abita in quella zona, a segnalare il caso sia all’amministrazione di Calvizzano che a quella di Villaricca.
“I rifiuti sono situati vicino al muro della mia abitazione – si legge nella missiva – sulla strada mai asfaltata, priva di illuminazione e in completo stato di abbandono, dove si aggirano ratti e cani randagi che entrano nella mia abitazione, in quanto attirati dallo sversamento continuo e illegale di rifiuti di ogni genere. Quando passa qualche auto si alza un polverone che costringe me e la mia famiglia a stare barricati in casa. Inoltre, spesso si sviluppano incendi: l’ultimo si è verificato il 30 giugno scorso. Si è trattato – continua – di un incendio con scoppio di materiale pericoloso le cui schegge sono arrivate dentro la mia abitazione. A seguito di quest’ultimo incendio sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri di Villaricca, così, dopo due giorni, il Comune di Villaricca ha mandato una ditta a pulire il tratto di strada interessato dall’incendio, accumulando il materiale vicino alla mia abitazione che ancora non è stato rimosso”.
   


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