Duro attacco di Granata contro coloro che l’hanno affossato



L’ex sindaco Granata, nel manifesto al vetriolo comparso domenica mattina sui muri della città,  parla di branco di lupi affamati che ha combattuto finché ha potuto. Non fa nomi, ma l’allusione al gruppo di dissidenti, sembrerebbe più che evidente. Vogliamo, però, ricordare a Granata che c’è stato un periodo in cui, in seguito al salto della quaglia di diversi consiglieri comunali, godeva dell’appoggio di una maggioranza quasi bulgara: perché, in quel frangente, non ha pensato di mettere alle corde definitivamente Salatiello che, all’epoca, era sostenuto solo dal fido Cristofaro Agliata?
Se la prende, poi, con l’opposizione, definendola miope e compiacente. Ma cosa doveva fare la vera opposizione, cioè  Pirozzi, Migliaccio e Di Marino? Doveva diventare complice di un’ esperienza politico- amministrativa fallimentare? Se poi l’accusa è rivolta anche ai tre ex maggioranza, Cavallo, D’Ambra e Sequino, sorge spontanea la domanda: cosa si aspettava, da questi signori, dopo averli cacciati dalla maggioranza e ingiuriati? Un po’ di benevolenza?
Conclude con un appello ai calvizzanesi: “ribelliamoci – scrive – alla banda che infesta il Comune…” . Tutto ciò farebbe  presupporre la sua discesa in campo di nuovo da protagonista. Si tratta di una legittima aspirazione, con la speranza che, questa volta, Granata abbia un po’ le idee più chiare su chi inserire in lista e sul futuro di Calvizzano.   



               

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