Continua la crisi politica che attanaglia la nostra
città. La barriera di separazione tra i cinque dissidenti di maggioranza, capeggiati
dall’ex sindaco Salatiello e il gruppo del sindaco Granata si è fatta ancora
più netta nel consiglio comunale del 29 maggio, dove si è discusso sia di puc
che di rapporti politici in seno alla maggioranza. Insomma, l’ultima assise cittadina
ha evidenziato ancora meglio la spaccatura in atto, ma anche la posizione degli
altri due componenti di maggioranza Antonio Ferrillo e Vellecco: il gruppo, in
questa fase, è nettamente schierato sulle posizioni di Granata. Due le proposte
messe ai voti: quella del Primo cittadino, consistente nel chiedere il parere di un amministrativista,
per avere conferma sul corretto iter del Puc, e quella di Mauriello, portavoce dei
dissidenti, che ha chiesto di sottoporre nuovamente il Puc al giudizio
dell’Autorità di Bacino. In sostanza, Mauriello, a nome del gruppo dei
dissidenti, vorrebbe la certezza che il parere favorevole del Comitato tecnico
dell’Autorità di Bacino fosse ancora valido, visto che è stato formulato, ancor
prima dell’approvazione delle
osservazioni dei cittadini al Puc. Secondo Mauriello, l’Autorità di Bacino
dovrebbe anche chiarire l’arcano della riapprovazione in giunta delle Norme di
attuazione del Puc. Per i dissidenti, infatti, tali norme andavano approvate
con un altro atto di giunta, alla luce della legge, in quanto sono state
integrate con l’articolo 19 bis, prescritto proprio dal Comitato tecnico
dell’Autorità di bacino.
Tuttavia il sindaco ha chiarito che i tecnici
dell’Autorità di Bacino hanno espressamente detto, sia a lui che all’ingegnere capo, Lorenzo
Tammaro, che le osservazioni prodotte dai cittadini, riguardano questioni puntuali
che non vanno a inficiare la validità del parere dell’ente sovracomunale.
Questa precisazione, però, non ha convinto il gruppo
dei cinque dissidenti che sono rimasti sulla loro posizione. Alla fine, dopo
uno snervante dibattito, durato circa quattro ore, sono passate sia la proposta
di Granata, grazie ai voti di tre (Mauriello, Scimia e Salatiello) dissidenti
su cinque, sia la proposta di Mauriello, in virtù dei voti dei sei componenti
della minoranza. Sulla proposta di Mauriello si sono astenuti gli altri
componenti della maggioranza: Granata, Napolano, Borrelli, Martiello, Francesco
Agliata, Antonio Ferrillo. Gianluca Ferrillo, invece, si è allontanato
dall’aula, decidendo di non partecipare
al voto, poiché ha ritenuto maldestra la proposta del Mauriello. Insomma, l’opposizione ha colto la palla in balzo, per
evidenziare le profondi crepe esistenti nella maggioranza. Adesso, sono in tanti
a chiedersi quali saranno gli ulteriori passi dei dissidenti. Faranno mancare il
loro voto sul bilancio di previsione, per mandare a casa Granata, prima della
fine naturale della consiliatura?
“Ho l’impressione – afferma Gianluca Ferrillo, adesso fedelissimo
di Granata, dopo un periodo di forti contrasti – che qualcuno stia cercando
cavilli tecnici per rallentare l’approvazione del piano urbanistico. Siamo
all’assurdo: è mai possibile che dopo aver ottenuto già un parere favorevole
dall’Autorità di Bacino, si va a chiedere di nuovo conferma di questo parere? E
che facciamo la corsa del gambero? Insomma, torniamo indietro, invece di andare
avanti speditamente per completare
l’iter di uno strumento di sviluppo così importante per la città?”.