Ricordando Sequino


Con Antonio Sequino non ho mai preso neanche un  caffè. Avrebbe polemizzato sullo zucchero. Dopo aver scelto volontariamente di non entrare in GIUNTA (per una volta dì la verità!), dopo soli  3 mesi iniziò a organizzare a casa sua delle riunioni per creare un gruppo, per contrastare la Giunta (sic !), poiché, a suo dire, era escluso dalla gestione amministrativa (il volontariato non finanziato era insopportabile!). Dopo altri 3 mesi cambiò partito e gruppo, andando a far parte con altri tre consiglieri dell’UDC, partito per il quale diventò assessore, defenestrato dopo 40 giorni su richiesta dello stesso gruppo. Il mese dopo, insieme a Cavallo e D’Ambra, fondò un altro gruppo (Insieme per Calvizzano !). Dopo altri 4 mesi fondò ancora un altro gruppo che doveva salvare Calvizzano,  con dieci nuovi comandamenti (ve la ricordate Calvizzano Futura, i concetti di Cavallo, una pianta la metto io e una tu. Ve la ricordate ? Il futuro di Calvizzano in mano a Cavallo & D’Ambra. brr…).  Poi quando il gruppo si è sgretolato, Sequino è tornato al passato, rendendosi indipendente (eroico). Durante questi periodi, da un gruppo all’altro ( e sono parecchi), ha sempre e solo fatto polemiche, sempre contro, sempre sulle barricate. Non ha mai votato un bilancio. Ha partecipato a 3 sedute di giunta durante le quali, anziché curarsi delle delibere, inseguiva le virgole per creare problemi, senza fare mai una proposta, ma, anzi, opponendosi, insieme al D’Ambra, ad una vantaggiosissima transazione con la ditta LRS (chissà perché!). Nell’occasione in cui fu revocato abbandonò la Giunta insieme a D’Ambra, dicendo che dovevano andare a mangiare. Forse era un pranzo cinese, e si sa i cinesi sono molto precisi.
A proposito di rifiuti lo sa il sig. Sequino che se da un  lato si risparmiano duecentomila euro per il minor conferimento di rifiuti indifferenziati, dall’altra si pagano trecentomila euro di maggiori costi per conferire l’organico? Quindi, prima di sparare cifre, farebbe bene a documentarsi.
Una cosa però la devo riconoscere. Quando parla in gruppo (anche se sarebbe più corretto dire in branco) diventa offensivo e calunniatore come gli altri. Con la sua lettera mi è parso un po’ più politico, ed è un cosa apprezzabile. Bravo, hai detto un sacco di fesserie, ma con uno stile politico.
                                                                                    avv. Giuseppe Granata




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