Niente trasparenza al Comune a cominciare dal sito web


La parola trasparenza continua a essere in parte ignorata dall’amministrazione Granata, nonostante le critiche arrivate da molte parti. Lo dimostrano anche alcuni episodi accaduti di recente, tra cui va annoverato quello sulla redazione del Piano urbanistico comunale. Non è stata, infatti, mai convocata una conferenza pubblica per spiegare ai cittadini come veniva riorganizzata la loro città e, nel contempo, per chiederne pareri e suggerimenti. Ma basta dare uno sguardo al sito web del Comune per rendersi meglio conto che la parola trasparenza è sconosciuta: oltre a essere povero di contenuti, nella sezione che riguarda l’albo pretorio on line, le determine vengono solo elencate progressivamente senza riportare il contenuto. Sarebbe, invece, importante sapere quanto si spende per servizi e lavori in generale e a chi vanno i nostri soldi. Inoltre, come abbiamo già scritto, non vengono pubblicati i verbali del Consiglio comunale, non ci sono comunicati del sindaco, dei singoli consiglieri comunali, dei gruppi politici e dei partiti. Non sono riportati i vari regolamenti, lo statuto comunale e altri documenti fondamentali ai fini della trasparenza. Tra l’altro la completezza di un sito renderebbe più facile il lavoro a chi vorrebbe fare una seria informazione, visto che molte notizie vengono tenute “chiuse nei cassetti”. Ma l’altra cosa importante che emerge, cliccando su www.comune.calvizzano.na.it è la mancanza di una sezione trasparenza, valutazione e merito dove, per legge (150/2009), andrebbero pubblicati gli emolumenti dei dirigenti comunali, cosa che avviene in tanti altri comuni del circondario. Basta, infatti, consultare la sezione trasparenza del sito di Marano per apprendere che, nel 2010, il segretario comunale ha percepito 119mila 489 euro lordi, il dirigente dell’area tecnica ha percepito 86mila 176euro lordi, e così via. Essendo Calvizzano un comune inferiore ai 50mila abitanti non deve avere dirigenti in pianta organica, ma solo responsabili di settore per i quali, però, vanno pubblicati i loro curriculum.             

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