Un premio per chi porta in alto il nome della città


                 

Qualche anno fa, attraverso il sito calvizzanonline, al quale fornivo il mio contributo giornalistico, scrissi che era giunta l’ora di dare una svolta culturale al paese e aggiunsi che  l’attuale amministrazione aveva i numeri e le capacità per poterlo fare. Feci anche la proposta di istituire un “premio culturale Città di Calvizzano”, una kermesse che avesse lo scopo sia di promuovere  incontri e dibattiti sia di premiare coloro che si fossero distinti nei diversi campi della vita sociale. Quello musicale, quello sportivo, quello poetico,  quello teatrale, quello politico, quello canoro,  quello artistico in generale. Feci, inoltre, rilevare che non occorrevano molti soldi per raggiungere l’obiettivo, ma solo capacità organizzative e tanta voglia di fare. Una simile proposta fu lanciata da me, anche ai tempi di Pirozzi, ma gli amministratori dell’epoca si dimostrarono sordi alla richiesta.  Allo stesso modo si sono comportati gli attuali amministratori, ignorando completamente il nostro suggerimento. Ma noi siamo tenaci, non molliamo e, sulla scorta del un vecchio detto partenopeo, “o napulitan se fa sicc ma nun mor”, ritorniamo a formulare al sindaco e all’assessore  alla Cultura, la richiesta di organizzare un premio “Città di Calvizzano”, destinato, ad esempio, a chi porta in alto il nome della città.   

La settimana scorsa, neanche a farlo apposta,  su questo blog, sono capitati insieme tre articoli su personaggi che portano alto il nome di Calvizzano, assicurandogli un buon rientro d’immagine. Mi riferisco ai fratelli Imparato, impegnati in fiction televisive viste in tutt’Italia; all’associazione di atletica leggera Runners Calvizzano, i cui atleti portano, attraverso i colori sociali, la nostra città nel mondo, partecipando alle varie maratone internazionali; alla preside dell’Istituto Polo, Armida Scarpa, che sforna continue iniziative che vedono la nostra scuola in prima linea, sia in campo regionale sia in quello nazionale: ultimamente si è inventato la prima edizione del concorso “Le(g)Ali al Festival”, destinato a premiare i migliori video prodotti dalle scuole delle Regioni(Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, Basilicata) che hanno partecipato all’iniziativa “Le(g)ali al Sud: un progetto per la legalità in ogni scuola”.
Insomma, ci sono tutte le condizioni, per poter partire, poiché dalle nostre parti vivono e lavorano tanti personaggi che, attraverso il loro operato, danno lustro alla città.
Mi.Ro.  

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