Cinque alunni
diversamente abili della scuola dell’infanzia hanno urgente bisogno di qualcuno
che li assista, in particolar modo durante l’orario di mensa, poiché presentano
problemi anche nella deglutizione. Così la dirigente scolastico, Armida Scarpa,
ha subito inviato una missiva ai Servizi sociali del comune, ufficializzando la
richiesta di un operatore per l’assistenza scolastica specialistica. Si tratta
di una figura importante, poiché è parte significativa del processo
d’integrazione degli alunni disabili, che va a collocarsi all’interno della
scuola con mansioni di supporto alle insegnanti, durante i momenti di
ricreazione, di refezione, ecc.
“Trattandosi di un
servizio integrato le cui spese ricadono in parte sul comune e in parte
sull’Asl – dicono all’ufficio Servizi sociali – c’è bisogno che si riunisca
l’apposita commissione U.V. (Unità di
valutazione integrata), cosa che avverrà entro questa settimana, per valutare e
decidere se i casi esposti richiedono la presenza o meno di un operatore
scolastico specializzato”.
Insomma, la
commissione di valutazione, composta, per l’occasione, dal responsabile dei
Servizi sociali del comune di Calvizzano, dottoressa Cacciapuoti, dal dottor
Maisto dell’Asl e dal direttore del Distretto sanitario 39, dottor Vincenzo
D’Alterio, a quanto pare, potrebbe anche non dare l’ok? Naturalmente si spera
che ciò non avvenga, altrimenti significa che il welfare socio-sanitario locale
sta veramente in ginocchio e a pagarne le conseguenze, purtroppo, sono sempre
le famiglie a basso reddito che, oltre ad aver subito la sventura dell’handicap
in casa , devono pure patire la beffa di non vedere assistiti i loro
figlioli.