GLI “SCILIPOTI” DI CASA NOSTRA

Eletti per fare opposizione assurgono al ruolo di assessori Il parere di Antonio Menna, giornalista e scrittore La democrazia è un gioco di equilibrio. Esiste di sicuro il diritto di un consigliere comunale a cambiare idea e a manifestare il suo pensiero liberamente. Ma esiste anche la necessità di rispettare la volontà degli elettori. Trovare il punto di equilibrio tra questi due elementi è uno sforzo costante, ed è lo sforzo che fa di un sistema istituzionale, una democrazia. Se si costringe il consigliere a rimanere rigidamente nei ranghi si limita la sua libertà di espressione, e non è giusto. Ma se si tollera qualunque passaggio da una parte all’altra, si manca di rispetto alla volontà popolare. Trovare un punto di equilibrio significa misurare fatti, circostanze e condizioni. Quando un consigliere comunale, eletto con la preferenza, per esempio, quindi con uno sforzo personale, cambia partito, ma rimane nella stessa area politica e nella stessa coalizione, ci può essere comprensione e tolleranza, perché il legame con il partito è funzionale a tanti elementi che possono mutare. Ma quando un consigliere, eletto con l’opposizione, sostenendo un candidato sindaco e un programma, salta completamente lo steccato e va a sostenere l’altro sindaco e l’altro programma, siamo di fronte a una mossa intollerabile, perché muta radicalmente il senso della collocazione politica. Naturalmente il discorso vale anche all’incontrario: se un consigliere è eletto con un sindaco e con quel programma, deve sostenerlo fino in fondo, e non dovrebbe mai passare all’opposizione, perché la gente lo ha votato per dare l’opportunità a quel Primo cittadino di misurarsi. Insomma, il vincolo di coalizione, il vincolo che lega al sindaco e al programma, va considerato fondamentale e anche superiore al diritto di cambiare idea. Non si può passare dalla maggioranza all’opposizione, e dall’opposizione alla maggioranza, come se nulla fosse. La gente, votando il consigliere, ha votato un progetto, un sindaco, una coalizione. E va rispettata nella volontà che ha espresso.

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