Personaggi di casa nostra: Antonietta Agliata, la lady di ferro di via De Giaxa




Una donna di ferro, di thatcheriana memoria. Antonietta Agliata, 49 anni, sposata con due figli, vicario del comandante dei vigili Luigi Sementa, che l’ha scelta come sua collaboratrice più stretta: lavora ai piani alti del Comando della Polizia municipale napoletana di via De Giaxa. Un lavoro non certo facile, come d’altronde non è qualsiasi compito in cui sia previsto il rispetto dell’ordine pubblico in una città complessa come Napoli, ma che sta dando i suoi frutti. Antonietta Agliata, di origini calvizzanesi, come lo è suo marito, Armando De Simone, sta dimostrando, ancora una volta, la stoffa che un ex penalista, nasconde sotto l’aspetto di pacata madre di famiglia.
“La mia carriera comincia proprio come avvocato penalista - ricorda il colonnello – quindi come viceprocuratore onorario; dopo un concorso sono diventata comandante dei Vigili urbani di Calvizzano per tre anni: dal 1996 al 1999“.
La polizia come mission principale, dunque?
“In effetti è così – aggiunge – E’ una carriera che mi ha sempre affascinato”.
Gestire una cittadina piccola ma caotica come Calvizzano non è cosa da tutti; così anche l’ex comandante dei Vigili di Napoli, Giosuè Candita, rimase conquistato dalle qualità di Antonietta, all’epoca unica donna comandante della Campania, tanto da chiamarla, nel ’99, a Napoli come ufficiale.
“Una sfida a cui non ho saputo dire di no – confessa la lady di ferro – Nell’arco della mia “avventura” napoletana, sono passata dal Comando della sesta sezione alla settima, poi alla nona e di nuovo alla sesta. Infine al Comando generale. Oggi, in via De Giaxa, ci sono anche donne chiamate a ricoprire ruoli di responsabilità come graduate, ma, in effetti, sono stata la prima a diventare comandante del Corpo”.
Ma Agliata, smesso i panni di vice-comandante, si dedica unicamente alla sua bella famiglia. Quando ci siamo recati nella sua modesta casa di Mugnano, era intenta a stirare i panni.
“Ho due figli, uno di 23 e l’altra di 9 anni, che mi ammirano per il ruolo che svolgo, ma soprattutto come madre”.
E come automobilista?
“Le auto mi piacciono, anche se guido una piccola Fiat “600” che trovo comoda e pratica per la città. Per il resto sono una donna normalissima, ovviamente rispettosa del Codice della Strada, come dovrebbero esserlo tutti”.
Ma sappiamo che non è così…
“E’ vero. Vorrei difendere, però, il comportamento di qualche automobilista napoletano: spesso sono le condizioni del traffico a costringere gli utenti a commettere qualche infrazione. Sono certa che se s’infrangono le regole, spesso ciò accade involontariamente. Io appartengo alla scuola della prevenzione, non della sanzione”.
Riesce a trovare il tempo per coltivare gli hobby?
“Nonostante il poco tempo a disposizione – conclude l’alto ufficiale, tra l’altro, nel 2005, insignita dal Presidente della Repubblica dell’onorificenza di Cavaliere – mi dedico alla lettura, in particolare di testi di settore: leggi, norme regolamenti. Un modo per essere sempre aggiornata.”
Insomma, anche quando smette la divisa, Antonietta Agliata è sempre in servizio.
Tutti coloro che la conoscono l’ammirano e non smettono mai di parlare bene di lei: “è una persona super preparata – dicono - ma soprattutto umile”.

Visualizzazioni della settimana