Lettera al Blog: Giuseppe D’Ambra, un eroe da ricordare

Penso che la toponomastica di un piccolo paese come il nostro (sono quaranta anni che sono via ma mi sento sempre calvizzanese) debba in qualche modo pescare nella memoria storica del paese affinché le giovani generazioni conoscano le proprie radici. Giusto quindi ricordare duchi e duchesse, giusto ricordare sacerdoti che hanno fatto tanto per la nostra comunità. Ma sarebbe oltremodo giusto ricordare qualche calvizzanese che ha dato lustro al nostro paese. Perché non ricordare alle future generazioni personaggi come il prefetto Di Donato o l'avvocato Mario Morra?
Perché non ricordare, e qui sono un po' di parte, un giovanetto che difese un quadro di S. Luigi sottraendolo alla furia di una squadra fascista che stava distruggendo un circolo cattolico a Calvizzano?
Questo Giovanetto si chiamava Giuseppe D'Ambra ed era figlio di un falegname e di una contadina. A quei tempi, si era negli anni '20/'30 con grandi sacrifici studiò fino a diplomarsi al liceo classico. Poi, per ovvi motivi, si arruolò combattendo in Spagna ed in Africa e meritandosi diverse decorazioni. Nessuno più ricorda in paese che al ritorno da una di queste guerre fu accolto dal podestà e dal paese tutto come un eroe. Generale di Divisione in Ruolo d'Onore, avvocato civilista ed insegnante di diritto era amato e stimato in quel di Verona sua seconda patria dove ora riposa in pace. Figura nella quale si racchiudono valori quali onestà, eroismo, umiltà oggi un po' dimenticati ma che tanto farebbero bene tramandati ai nostri giovani.
Un ultima cosa. Calvizzano aveva ed ha tuttora un grosso debito con Otello e non è con un vicolo cieco che l'ha saldato.
Si poteva fare di più.......
Vincenzo D'AMBRA

Condividiamo in toto la lettera del signor D’Ambra, anzi la giriamo al sindaco e alla Commissione Toponomastica. Cosa aggiungere? Grazie signor D’Ambra per il suo contributo: adesso speriamo che la commissione si adoperi per rimediare alla dimenticanza.

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