Approvata in giunta la nuova toponomastica, solo un vicoletto cieco dedicato a Otello Di Maro

75 nuovi nomi di vie vanno ad aggiungersi ai 115 già esistenti. E’ quanto risulta dalla nuova toponomastica, approvata la settimana scorsa in giunta, dopo il lavoro certosino fatto dalla commissione toponomastica, composta dal sindaco Granata (presidente), Franco Cavallo (consigliere comunale), Cristofaro Agliata (assessore), Salvatore Sabatino (responsabile ufficio anagrafe), Lorenzo Tammaro (capo dell’ufficio tecnico), Antonio Galiero (maresciallo dell’aereonautica in pensione, nonché valente artista), Giuseppe Silvestri (architetto ed ex presidente dell’azione cattolica). La rivisitazione delle strade è avvenuta in concomitanza con il nuovo censimento che dovrà terminare entro la fine di quest’anno.
Tra le vie nuove vanno annoverate quelle dedicate ai governatori, duchi e baroni di Calvizzano: via Francesco D’Allegre (governatore di Calvizzano), viale Duchi Pescara di Diano, Via Barone Francesco Carnero, Vico Antonio De Raho, vico Duchessa Maria Letteria Ventimiglia, vico Duchessa Lucrezia Regio.
“Avendo letto l’elenco delle nuove vie – afferma Giuseppe Pezone, ufficiale giudiziario a Marano, nonché appassionato di storia locale – ritengo, a mio avviso, che sia stato commesso un grande errore nel non aver dedicato una via a Lucrezia Reggio Branciforte, duchessa di Calvizzano e nonna del famoso ammiraglio Caracciolo. Spero che la commissione tenga conto di questo mio suggerimento e rimedi a questa dimenticanza”.
Nel nuovo elenco, oltre a via Commone e via Palmentata, che sono state riproposte, figurano anche strade dedicate a santi (Francesco Saverio, missionario; Giulia Salzano, fondatrice catechiste del Sacro Cuore; Josemaria Escrivà De Balaguer, fondatore dell’Opus Dei; Massimiliano Kolbe, martire del nazismo) e preti calvizzanesi: Paolo Sambuco (fondatore dell’orfanotrofio), Antonio Di Sabato (parroco di Calvizzano), Peppino Cerullo (parroco di Calvizzano), Giacomo Di Maria (scrittore di storia patria), Mario Migliaccio (vocazionista). Non è stata presa in considerazione la proposta dell’ex sindaco Pirozzi e della minoranza dell’epoca (Migliaccio, Di Marino, Vellecco, Gala, De Rosa, Gianluca Ferrillo) di dedicare la piazza, dove è ubicata villetta Galiero, al compianto sacerdote calvizzanese, Benito Ricciardiello, parroco di Calvizzano nel 1967, ma soprattutto sacerdote di frontiera, visto che ha guidato diverse parrocchie in territori difficili, tra cui quello di Scampia.
Nella new entry delle strade ci sono quelle dedicate ad artisti (Massimo Troisi, Tina Pica, Luisa Conte, Nino Taranto, Vittorio De Sica, Nino Manfredi, Aldo Fabrizi), a politici (Spadolini, Saragat, Craxi, Iotti, Fanfani, Berlinguer, Leone, Fanfani e Matteotti), patrioti (Goffredo Mameli, Carlo Pisacane, Luisa Sanfelice, Eleonora Pimentel Fonseca), a vittime della camorra (Salvatore Nuvoletta, Falcone e Borsellino, Rosario Livatino, Rocco Chinnici, Vito Schifani, Emanuela Loi, Pino Amato). Nell’elenco non poteva mancare il nostro concittadino Raffaele Granata, vittima della camorra, per il quale la commissione ha tenuto in considerazione anche le due proposte, formulate, in primis, dal circolo Italia dei Valori di Calvizzano, presieduto da Pasquale Rosiello, e poi dall’ex sindaco di Marano Salvatore Perrotta. Gli è stata, dunque, dedicata la nuova strada che congiunge via Falcone, in territorio maranese, con la circumvallazione esterna di Villaricca. E’ stata presa in considerazione anche la proposta del nostro blog (protocollata più di un anno fa), di dedicare una strada al poliedrico artista Otello Di Maro, morto in povertà: si uccise con un cappio alla gola, in una gelida notte del natale 1998. Gli è stato dedicato un vicoletto cieco di via Vittorio Emanuele, la strada che costeggia il Comune. Troppo poco, poiché, a nostro avviso, il grande Otello, meritava di più.

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