“Uragano” Armida, autentico baluardo a difesa della cultura e della legalità



Armida Scarpa, 58 anni ben portati, single, è da circa quattro anni dirigente dell’istituto comprensivo Marco Polo. Al momento del suo insediamento non viene accolta bene: ci sono diverse incomprensioni con genitori, alunni e qualche docente. Viene definita con diversi epiteti: arrivista, strega, autoritaria, ma lei, forte del suo bagaglio di conoscenze, acquisito in tanti anni di lavoro sia come operatrice scolastica sia come ricercatrice, decide di andare avanti a tutto spiano per la sua strada, sapendo che è quella giusta. Ecco quanto dichiara, nel mese di ottobre del 2007, al giornale l’attesa: “Sono una persona normale, che vuole una scuola che funzioni. Nelle mie priorità c’è soprattutto l’interesse per gli alunni. Anche io ne ho sentito dire tanto sul mio conto: spero che col tempo si accorgeranno che, se ho rotto degli schematismi, l’ho fatto per il bene di tutti”.
Così si mette subito a lavoro per tradurre le sue idee in progetto e il primo anno scolastico sotto la sua dirigenza si conclude positivamente. Agli inizi del 2008, dietro sua insistenza, riesce a ottenere dalla nuova amministrazione, targata Granata, i locali prefabbricati adiacenti alla media Polo, per ospitare la scuola dell’infanzia che, oggi, può considerarsi un autentico luogo di eccellenza.
Armida Scarpa macina iniziative su iniziative e, così, diverse persone cominciano a cambiare idea sulla sua persona. Chiede ed ottiene l’ingresso delle scuole di Calvizzano nel Consorzio Scuole Città di Marano con la partecipazione attiva al Marano Spot Festival. Oggi è addirittura scuola capofila del Consorzio. Organizza la fiaccolata in memoria di Raffaele Granata, padre del sindaco e vittima della camorra, alla quale, grazie all’impegno della scuola, partecipano più di 1500 persone. Funge costantemente da pungolo verso l’amministrazione per risolvere i diversi problemi strutturali sia della scuola media che di quelle elementare e materna e qualcuno comincia a vederla come un’autentica rompiscatole. Ma lei va avanti imperterrita e dichiara che se non trova riscontro alle sue richieste, busserà alle porte del Comune, dieci, cento, mille volte. Nel 2009 arriva anche l’inserimento dell’Istituto Polo nel circuito regionale “Scuole aperte”. Inoltre riesce a ottenere un finanziamento di 30mila euro che viene utilizzato sia per mettere in piedi un laboratorio di Telgiornalismo, avvalendosi della consulenza dei tecnici e dei giornalisti dell’emittente locale Tele Club Italia, sia per la creazione di un sito, intitolato “La scuola in diretta”. Altri 20mila euro di finanziamenti aggiuntivi vengono utilizzati per sviluppare, in partnership con l’istituto Levi di Marano, il progetto comunic@zione, il cui evento finale si concretizza con la realizzazione di un talk show che si svolge presso il teatro Siani di Marano. Ma non finisce qui. Vengono chiesti e ottenuti 10mila euro di fondi europei Fers, che servono per acquistare strumenti musicali che vanno ad arricchire il laboratorio di musica: altri 10mila euro contribuiscono a potenziare il laboratorio scientifico e 17mila servono per l’acquisto di attrezzature multimediali. All’inizio di quest’anno, Scarpa riceve i complimenti direttamente dalla Curia arcivescovile di Napoli, per le molteplici iniziative messe in campo nei suoi quattro anni di preside dell’Istituto Polo. Intanto, vede finanziato un altro suo progetto denominato Le(g)ali al sud, in accordo di partneriato con Legambiente e Tele Club Italia, che ha come filo conduttore l’acqua, che, dalle nostre parti, oltre a scarseggiare, è spesso inquinata per la presenza di discariche. Ma la chicca è sicuramente quella di aver dotato tutte le classi delle Lim (lavagne interattive multimediali). In questi quattro anni, poi, non si contano più i diversi premi ottenuti dagli alunni sia nel campo della cultura sia nel campo sportivo. Insomma, grazie ai risultati ottenuti, quest’anno c’è stato un boom di iscrizioni, in controtendenza rispetto a quello che avveniva quattro anni fa, prima del suo insediamento. Tutte le iniziative attivate dalla cinquatottenne di ferro hanno un unico filo conduttore: la legalità. Educare alla legalità per Armida Scarpa non è un optional, ma una sorta di missione alla quale crede fermamente, per cui sta profondendo tutte le sue energie per diffondere una vera e propria cultura dei valori civili.

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