Cristofaro Agliata: “In politica la coerenza paga sempre”

Mauriello e Scimia ritornano in maggioranza. Il primo ha ricoperto la carica di vicesindaco e assessore alla Pubblica Istruzione per circa due anni e mezzo, mentre Scimia è stato assessore all’Ambiente per pochi mesi, dopodichè, quando entrambi hanno costituito, insieme ad altri quattro componenti della maggioranza, il gruppo consiliare Calvizzano Futura, si sono dimessi entrambi dai rispettivi incarichi. Per un lungo periodo non hanno lesinato critiche nei confronti di Granata e della maggioranza che lo appoggiava: hanno anche firmato manifesti insieme all’opposizione e perfino occupato l’aula consiliare, quando Granata si era rifiutato di consegnargli gli elaborati della proposta di Piano urbanistico. Insomma, hanno fatto gli oppositori per un bel po’ di tempo, poi ci hanno ripensato e hanno deciso di risalire sul treno guidato da Granata. Adesso saranno anche premiati con una delega assessoriale? Come la pensa Cristofaro Agliata, assessore ai Servizi sociali che, oltre a svolgere bene il suo ruolo, non ha peli sulla lingua nell’esternare il suo pensiero?
“Innanzitutto – dice – facessero gruppo, dopodichè, per regolamento, spetta loro un assessore. A mio parere, però, dopo quello che hanno fatto e combinato, dovrebbero avere il buon senso di non chiedere niente”.
Cosa hanno combinato?
“Mentre Scimia, nonostante le sue fisime da detective nello scoprire e denunciare fatti e misfatti dell’amministrazione, nel suo breve periodo di assessore ha cercato di fare qualcosa, tra cui la lotta al randagismo ed ha anche presentato un progetto per la video sorveglianza, di Mauriello, invece, non ricordo nessun progetto; va sottolineato, inoltre, che, da vicesindaco, era poco presente al Comune. Mauriello una volta vuole fare il vicesindaco, un’altra vorrebbe candidarsi a sindaco, ma da grande cosa vuole fare?”.
Intanto, corre voce che il sindaco si fiderebbe più di Mauriello che di Scimia…
“Dopo quello che è accaduto, io non mi fiderei di entrambi, perché, per prima cosa, bisogna essere coerenti e loro, a mio parere, non lo sono stati”.
Dietro il loro ritorno in maggioranza potrebbe nascondersi qualche interesse particolare?
“Non credo, penso che lo abbiano fatto per questioni opportunistiche di visibilità politica”.
Considera più grave il salto della quaglia effettuato dagli ex oppositori Gianluca Ferrillo, Antonio Gala, Salvatore De Rosa, Roberto Vellecco, oppure il ritorno in maggioranza di Scimia e Mauriello?
“Sicuramente quello di Scimia e Mauriello, pur stigmatizzando l’atteggiamento dei quattro saltatori come lei stesso li ha definiti. In politica la storia dimostra che la coerenza, alla fine, paga sempre. Nel ’93 sono stato eletto consigliere comunale e relegato dall’elettorato al ruolo di oppositore ma, per l’intera consiliatura, sono stato corteggiato dall’ex sindaco Salatiello che mi voleva in maggioranza e assegnarmi addirittura una delega. Nonostante condividessi la politica di Salatiello, fino all’ultimo periodo sono stato in minoranza, dopodichè, solo verso la fine della consiliatura, avendo deciso di ricandidarmi con Salatiello, accettai la delega”.

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