D’Errico lascia l’esecutivo del Pd : “troppi condizionamenti sul direttivo”


Giuseppe D’Errico va via dall’esecutivo del Pd: alcuni giorni fa, infatti, ha provveduto a consegnare le sue dimissioni (irrevocabili) nelle mani della segretaria della sezione locale del Partito democratico, Annalisa Ciaramella. Dimissioni di peso che hanno avuto un certo effetto, poiché D’Errico, anche se è iscritto da poco tempo al partito di Bersani, oltre a essere ideatore e gestore del sito calvizzanonline.org, era una delle poche voci critiche all’interno della sezione, ma soprattutto un pensatore libero, non appiattito sulle posizioni del sindaco. La decisione di D’Errico, arrivata come un fulmine a ciel sereno, nelle stanze della sezione di Corso Mirabelli, pare sia scaturita in seguito al diniego da parte del direttivo alla sua proposta di chiedere all’amministrazione l’indizione di una conferenza pubblica riguardante il Puc, che sarebbe servita a fare chiarezza, dopo le tante polemiche e congetture negative di questi giorni, sulla proposta del nuovo strumento urbanistico, varata dalla giunta Granata . In ogni caso, abbiamo contattato l’interessato per farci chiarire meglio come stanno le cose.

“Tengo a ribadire una cosa importante – dice D’Errico – : non mi sono dimesso, perché la mia proposta non è andata a buon fine, poiché questo può anche accadere, ma perché ho notato che, una buona parte dei membri del direttivo si fa continuamente condizionare da alcuni componenti dell’Amministrazione che siedono nel direttivo stesso. Posso anche capire che, attualmente, la politica calvizzanese attraversa un momento particolare, dove le polemiche e i pettegolezzi la fanno da padroni, predominando sull’interesse pubblico e che una conferenza avrebbe potuto creare non pochi problemi riguardanti l’ordine pubblico, ma è anche vero che si poteva trovare un’alternativa diversa e più coerente”.

Insomma, la politica seria, da queste parti, stenta proprio a decollare?

“Sicuramente. Sono sempre stato convinto che a Calvizzano la Politica con la “P” maiuscola, come la definisce qualcuno, è totalmente assente. Mi sono iscritto per la prima volta al PD di Calvizzano, confidando in alcuni personaggi giovani che lo rappresentano, in primis la segretaria del partito, Annalisa Ciaramella che, a tutt’oggi, ritengo sia l’alternativa per il cambiamento, ovvero la soluzione a una politica che tende sempre di più a chiudersi nelle stanze”.

Ammetterà, però, che è più facile criticare che amministrare…

“Come mi faceva notare uno degli amministratori locali, per me è facile parlare, in quanto non ricopro un ruolo istituzionale e, pertanto, non sono oggetto di pressioni e di compromessi.

A dirla tutta, effettivamente l’Amministratore in questione ha ragione e, in virtù di quanto detto, mi vanto di essere libero di pensare e di agire, cercando di non cadere mai in ricatti politici”.

Quanto ha influito sulla sua decisione il fatto che lei, attraverso il suo sito, gestisce una buona fetta della comunicazione locale?

“Abbastanza. Credo che il mio ruolo di “informatore” non mi permetta di essere obiettivo su tante vicende legate al partito. Ma la mia equità non entra assolutamente in conflitto con una mia parentela interna all’opposizione (Michele D’Ambra, ndr) come alcuni vorrebbero far credere: la storia del mio blog funge da testimone. Basta andare a leggere gli articoli finora pubblicati, per rendersi conto del totale pluralismo dell’informazione da me adottato”.

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