Recupero crediti acqua, aggiudicato l’appalto


Sarà l’Alfa Recupero Crediti, una società a responsabilità limitata con sede a Castel San Giorgio, in provincia di Salerno, a bussare alle porte del 40% dei morosi che devono ancora pagare le bollette dell’acqua, relative agli anni 2007-2008. La ditta, unica partecipante al bando di gara, ha praticato un ribasso dello 0,50%, rispetto all’importo a base d’asta fissato al 19%. Ciò significa che incasserà il 18,50 per cento sulle somme effettivamente riscosse. Ricordiamo che l’amministrazione comunale, stando ai dati sfornati dal capo dell’Ufficio tributi, Nello Abbate, vanta un credito acqua, riferito agli anni 2007-2008, di circa 600mila euro.
La decisione politico-amministrativa di affidarsi a una ditta esterna sarebbe stata presa perché, per i ruoli coattivi riferiti agli anni antecedenti al 2007 e affidati a Equitalia Polis (ex Gestline), è entrato nelle casse comunali appena il 30% della somma prevista. Stando al contratto, la cui durata è di 15 mesi, l’Alfa recupero crediti opererà secondo le seguenti modalità: invio del sollecito e costituzione in mora contenente l’importo della sorte capitale debitoria, maggiorata degli interessi maturati. In primis, dunque, l’utente debitore sarà sollecitato telefonicamente al pagamento e, in caso di riscontro negativo, riceverà visita a casa da funzionari autorizzati dalla Questura. La ditta aggiudicataria dovrà, inoltre, redigere, per ogni pratica negativa, una relazione di esito finale, contenente le cause dell’insuccesso. L’unico strumento di legge, come chiarisce Nello Abbate, nelle mani dell’Alfa recupero crediti, è l’ingiunzione fiscale, il che significa che non potrà mettere in atto gli strumenti che la legge offre alle società di riscossione (tra le quali vanno annoverate la notissima Equitalia), tra cui il fermo amministrativo dell’auto, l’ipoteca sulla casa, il pignoramento degli stipendi, la compensazione debiti-crediti.

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