Rallenta la differenziata a Calvizzano


Sono lontani i tempi in cui Calvizzano era considerata una città modello per la raccolta differenziata. Nel piccolo centro dell’area a nord di Napoli si parlava del 27 per cento quando negli altri Comuni si era appena al 3-4 per cento. A dicembre 2008, Calvizzano venne inserito tra i comuni virtuosi della Campania (unico del Giuglianese) e ottenne anche un premio dalla Provincia di 23 mila euro che vennero utilizzati per non alzare la tassa sulla spazzatura. Inoltre, la Provincia finanziò pure la realizzazione di un’isola ecologica (già completata) per circa 280mila euro e, con ulteriori 65mila euro, l’acquisto delle relative attrezzature. Oggi, purtroppo, siamo a un’inversione del trend: la percentuale, invece di avvicinarsi al 35% prevista dal decreto Ronghi entro la fine del 2010, si è addirittura abbassata, mentre i comuni confinanti stanno risalendo la china: a Mugnano è partito il penultimo step della raccolta differenziata, per cui sarà presto raggiunta la soglia del 50%. Perfino Marano, dove la raccolta per anni è stata solo un miraggio, sta facendo grossi progressi. Molti comuni hanno avviato pure la raccolta dell’umido, mentre a Calvizzano ancora non è attiva. « Si tratta di un problema finanziario – chiarisce il sindaco Granata – Per noi è impossibile trasportare l’umido all’impianto di compostaggio di Catania, poiché occorrono circa 200 euro a tonnellata più le spese di trasporto. Stiamo valutando diverse soluzioni tra cui l’utilizzo dell’impianto di Salerno». “Il sindaco di Calvizzano – afferma il segretario campano di Lega Ambiente, Raffaele Del Giudice – ha ragione quando parla di costi insostenibili per il trasporto dell’umido, per un comune piccolo. A breve, però, dovrebbe aprire l’impianto di compostaggio di San Tammaro in provincia di Caserta, che è pronto da diverso tempo e chissà per quale motivo non vogliono farlo entrare ancora in funzione, per cui le cose dovrebbero cambiare. Non riesco però a capire perché le percentuali di differenziata che, tra l’altro a Calvizzano è di buona qualità, si siano abbassate anziché aumentare».

Intanto i sacchetti sono finiti e il Comune non li distribuisce

Se in città ci sono ancora tanti incivili che continuano a non differenziare e a gettare i rifiuti nei contenitori a qualsiasi ora del giorno, la maggior parte dei cittadini è molto sensibile alla raccolta differenziata e continua a farla, anche se con grossi disagi, poiché i sacchetti colorati sono finiti già da molti mesi e il Comune non ha ancora provveduto a distribuire porta a porta i nuovi.

“A casa mia – afferma Angelica Cerasuolo – c’è sempre stata la cultura della differenziata, per cui continuo a praticarla, nonostante non mi sono stati ancora consegnati i sacchetti, ma conosco tanta gente che ne approfitta di questa mancanza da parte del Comune e getta i rifiuti tutti nello stesso contenitore”.

Il disagio, comunque, continuerà fino a quando il Comune non provvederà al pagamento delle spettanze dovute alla ditta vincitrice della gara d’appalto, per la fornitura del materiale per la differenziata.

Secondo l’ex assessore all’Ambiente Franco Cavallo, dissidente di maggioranza, le colpe del disagio alle famiglie di Calvizzano andrebbero attribuite a chi amministra e a chi dirige il settore Nu, ma anche a chi provvede ai mandati di pagamento, poiché si tenderebbe a favorire, in primis, sempre le stesse ditte e le stesse persone”.

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