A proposito di residenze sociali


Il 18 febbraio 2008 il capo dell’ufficio tecnico, Lorenzo Tammaro, scrive al sindaco dell’epoca, Giacomo Pirozzi, una missiva nella quale ribadisce per quali motivi il suo parere di regolarità tecnica non è favorevole.

Al quarto punto è scritto testualmente: “In merito poi al recepimento nella proposta di P.U.C. dell’obbligo di cui all’art. 1 commi 258 e 259 della legge n.244/2007 relativamente alle aree per l’edilizia residenziale sociale, rispetto alla quale è stata richiamata l’attenzione da parte dei Consiglieri comunali dott. Giuseppe Salatiello, Avv. Giuseppe Granata, Antonio Ferrillo, Di Rosa Antonio, Zapparella Giovanni, Luciano Borrelli, Antonio Martiello con apposita istanza prot. N.1372 del 15-2-2008, si rileva che tale previsione non è contenuta nella proposta di piano allo studio”.

Oggi, dunque, coloro che tenevano alle residenze sociali già ai tempi di Pirozzi, tranne Zapparella, sono tutti in maggioranza, per cui dovrebbero essere i primi, anche per una questione di coerenza politica, a spingere per accelerare l’iter delle case a prezzi calmierati.

Visualizzazioni della settimana