Viale della Resistenza, nonostante diverse petizioni i lavori ancora non iniziano


Le petizioni sui disservizi di viale della Resistenza, la strada che da Marano conduce a Qualiano, ormai non si contano più. L’ultima è datata giugno 2010 e reca la firma di diverse decine di residenti. Ecco le lamentele elencate, per le quali chiedono un’urgente soluzione:

L’azienda che gestisce lo smaltimento dei rifiuti – è scritto nella missiva inviata al sindaco e all’ufficio tecnico - pulisce questa strada con la spazzatrice circa ogni due mesi. Poiché è una via molto trafficata, chiediamo che questo servizio venga svolto almeno due volte a settimana.

Gli operatori che svuotano i cassonetti, spesso non spazzano poi la zona circostante.

Per una questione di salute pubblica, sarebbe anche opportuno che gli stessi contenitori della spazzatura venissero periodicamente lavati e disinfettati.

Su questa strada, lateralmente ci sono siepi che andrebbero più spesso tagliate, per non farle diventare ricettacolo di immondizie.

I chiusini delle fogne sono otturati da detriti, per cui non riescono ad accogliere tutta l’acqua piovana, provocando allagamenti della strada, in caso di piogge anche poco intense. Andrebbero, quindi, periodicamente ripuliti, come accade regolarmente, per esempio, in via S. Pertini.

Sempre su questa strada, all’altezza del numero civico 130, esiste un albero che cresce incolto e che, già in passato, in occasione di forti venti, ha lasciato cadere pericolosamente i suoi rami sulla strada. Andrebbe assolutamente potato.

Su questa strada, quando il manto stradale viene ripristinato in seguito a lavori o a buche dovute all’usura e all’intemperie, se non viene fatto in maniera opportuna, si creano delle discontinuità che poi al passaggio di veicoli pesanti, come camion o autobus, provocano degli scuotimenti di tutta la zona che, a lungo andare, potrebbero diventare pericolosi per la stabilità delle nostre abitazioni.

Di fronte alla fabbrica di scarpe “Melluso”, poi, esiste una ditta di smaltimento rifiuti non meglio identificata in quanto al suo esterno non esiste nessuna insegna esplicativa. La sua attività produce esalazioni maleodoranti che se non inquinanti, sono certamente nauseanti. Sicuramente questo tipo di attività non dovrebbe essere permessa in zone abitate come la nostra. Questa situazione in particolare è stata più volte denunciata verbalmente senza però nessun seguito”.

Ma questa petizione non è la sola che è arrivata sul tavolo del Primo cittadino: l’anno scorso furono gli abitanti di via Miccoli, una traversa di viale della Resistenza, ad esprimere il loro disappunto all’attuale sindaco, dopo avergli fatto notare che, negli anni addietro, avevano già presentato numerose petizioni ai vari amministratori che si sono poi succeduti nel tempo, senza, però, avere alcun riscontro. La loro più grande preoccupazione è il dissesto del manto stradale, ma non sono da meno gli atavici problemi di questa strada a scorrimento veloce. Per quanto concerne il tratto calvizzanese, sul lato sinistro andando verso Qualiano, a partire dall’incrocio di via Sandro Pertini con via San Pietro, manca il marciapiede; inoltre, sul lato destro, per un tratto di circa cento metri (di fronte via Miccoli fino al confine con Villaricca) a causa del cosiddetto ponte Tabaccai, la strada presenta una strozzatura che è molto pericolosa sia per gli automobilisti sia per i pedoni. Bisogna, dunque, allargare la strada e costruire ex novo una trentina di metri di marciapiede.

“Così – afferma Michele Esposito, abitante in via Miccoli – si favorisce il traffico pedonale, ma si evitano anche incidenti, poiché le auto, che provengono da via Calamandrei e si immettono su viale della Resistenza, non hanno visuale”.

“Per i lavori di riqualificazione di Viale della Resistenza, bisogna pazientare ancora qualche mese – afferma Luciano Borrelli, assessore ai Lavori pubblici – Stiamo aspettando che il professionista incaricato ci consegni il progetto esecutivo, dopodichè partiremo subito con la gara d’appalto, potendo contare su circa 200mila euro stanziati dall’amministrazione per l’intera opera”.

“Quasi sicuramente – aggiunge il sindaco Granata – provvederemo anche alla realizzazione di una rotatoria all’altezza dell’incrocio tra via Sandro Pertini, viale della Resistenza e via San Pietro”.

Questa sarebbe un’opera fondamentale, data la pericolosità dell’incrocio in questione; pericolosità che, tra l’altro, fu evidenziata proprio dall’attuale assessore ai Lavori pubblici Luciano Borrelli, il 10 ottobre 2006 (all’epoca era consigliere comunale di opposizione), attraverso una lettera (prot. N.7219), recante anche la firma dell’attuale sindaco Granata e del consigliere comunale di “Calvizzano futura” Michele D’Ambra, inviata al comandante dei vigili urbani, Antonio Marchesano, nella quale si chiedeva l’installazione urgente di un semaforo e un’adeguata sistemazione dell’area attrezzata, per evitare il ripetersi di continui incidenti automobilistici.

Visualizzazioni della settimana