Sempre più difficile fare sport a Calvizzano


Si è sempre detto che lo sport è uno dei principali deterrenti ai tentacoli della delinquenza, della droga e dei mali sociali in generale. Ma cosa fa questo comune per incentivare la pratica sportiva? Niente. Anzi, invece di creare condizioni favorevoli a tutti coloro (e ce ne sono tanti) che, spassionatamente, vorrebbero impiantare un’attività sportiva sul nostro territorio, frapporrebbe solo ostacoli. E poi ci si lamenta che dalle nostre parti non esiste una squadra di pallavolo, di basket, tanto per citare due tra gli sport minori più popolari. Qui, tranne il campo di calcio, costruito circa 40 anni fa, grazie alla lungimiranza di Revenaz, uno dei sindaci più popolari e amati, non c’è un impianto sportivo degno di questo nome. Il Palazzetto dello sport, avviato dall’amministrazione Pirozzi quattro anni fa, attende ancora di essere ultimato, e i tempi non sono brevi; i campi da tennis rimangono solo una lunga e triste telenovela; la tensostruttura è stata più volte vandalizzata e non si imbocca la strada giusta per consegnarla definitivamente alla scuola. Un punto di riferimento per la pratica di attività sportive, al di fuori dell’orario scolastico, potrebbe essere la nuova e moderna palestra della scuola elementare Diaz, ma l’amministrazione pare sia restia a farla utilizzare da associazioni sportive che operano sul territorio. Forse per evitare contrasti con il dirigente dell’istituto comprensivo Polo, Armida Scarpa?
Agli atleti del posto, dunque, che vogliono praticare basket o volley, non resta altro che emigrare nei paesi viciniori, con tutte le difficoltà annesse e connesse.

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