Tradimenti e ripensamenti

Ormai in città non si parla più di politica vera, da anni, ma solo di “inciuci”, tradimenti di questo o di quel personaggio, passaggi da una fazione all’altra, “salti della quaglia”. In questo clima, non poteva che campeggiare il titolo “Tradimento”, proprio sull’ultimo manifesto fatto affiggere dall’ex sindaco Pirozzi, da Ugo Di Marino e da Ivano Migliaccio, gli unici oppositori rimasti in Consiglio comunale. Non è tardata, però, ad arrivare la risposta del sindaco. “L’unico tradimento – afferma Granata – lo hanno fatto proprio Migliaccio e Pirozzi i quali, dopo aver lanciato ufficialmente un’apertura nei nostri confronti, sia attraverso un manifesto pubblico sia in Consiglio comunale hanno fatto improvvisamente marcia indietro, tradendo le loro stesse idee. E poi Pirozzi non smette mai di seguire la vecchia regola del fai quello che dico io, ma non fare quello che faccio io”.

Come ha fatto a convincere Francesco Agliata a tornare alla base?

“Non ho convinto nessuno: Francesco Agliata ha capito che la politica oltranzista e guerrafondaia, la politica fatta di beghe e di inciuci, alla fine non paga. Mauriello e Scimia del gruppo Calvizzano futura, del quale Francesco Agliata faceva parte fino a qualche settimana fa, hanno sempre ribadito che la loro azione serviva a rafforzare la maggioranza e non a dividerla, così Agliata, quando ha capito che si stava marciando in direzione opposta, ha semplicemente corretto il tiro”.

Prevede altre defaillances nel gruppo Calvizzano futura?

“Questo non lo so: spero sempre che rinsaviscano”.

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