Il doppiopesismo di Vellecco

A Roberto Vellecco, eletto nell’ambito della minoranza, ormai manca solo l’ ufficializzazione del suo passaggio in maggioranza, visto che già da tempo, si comporta come se fosse stato eletto nella lista Granata. Egli, a differenza di Salvatore De Rosa e Gianluca Ferrillo, che si sono astenuti sul bilancio, ha votato addirittura a favore. Le sue intenzioni, però, erano già note perlomeno a tutti gli addetti ai lavori: le aveva manifestate qualche mese fa al giornale l’attesa.

Al giornalista che gli aveva chiesto se fosse disposto a votare a favore del bilancio e altri punti proposti dalla maggioranza, aveva risposto di sì, aggiungendo che lui lavora solo nell’interesse della città e non gradirebbe affatto andare a nuove elezioni, poiché significherebbe perdita di tempo e di soldi che vengono decurtati alla collettività. E, poi, il periodo di commissariamento bloccherebbe lo sviluppo della città.

Come mai non ragionò allo stesso modo il 12 aprile del 2006? All’epoca faceva parte della maggioranza che appoggiava l’ex sindaco Pirozzi e, insieme ad altri tre consiglieri (Antonio Ferrillo, Antonio Di Rosa, Giovanni Zapparella) di maggioranza, non si presentò alla seduta del Bilancio di previsione. Il motivo della discordia fu il mancato rispetto della promessa del sindaco per un altro assessorato al loro gruppo. La loro, comunque, fu un’ assenza pesante: senza i quattro consiglieri, infatti, Pirozzi rischiò di non avere i numeri per far approvare il Bilancio, con il conseguente commissariamento dell’Ente. Come mai Vellecco non si fece lo stesso esame di coscienza che ha ritenuto farsi per Granata?

A favore del Primo cittadino, però, arrivarono in soccorso i due consiglieri di minoranza Antonio Di Guida e Pietro Tarantino che, con il loro salto della quaglia, oltre a garantire il numero legale, votarono anche a favore del Bilancio, consentendo al sindaco Pirozzi di salvare la sua amministrazione.

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