Granata, si avvicina il momento della verità


Il 24 giugno i cittadini di Calvizzano sapranno se la nazionale italiana accederà agli ottavi di finale dei mondiali di calcio e se il sindaco Granata resterà in sella, visto che i consiglieri comunali dovranno esprimersi con il loro voto sul Bilancio di previsione. Una eventuale bocciatura del documento contabile, infatti, prevede la “caduta” automatica del sindaco. Cosa succederà? Sulla carta Granata, visto che non sono andati a buon fine gli incontri con i sei dissidenti di maggioranza di Calvizzano Futura, non dovrebbe avere i numeri per superare lo scoglio. Ma in politica quello che succede il giorno prima non vale il giorno dopo, quindi ci si può aspettare di tutto, anche che i sei votino a favore. Ma Granata non se ne fa più un problema: è abbastanza tranquillo, poiché buona parte dell’opposizione pare gli avrebbe garantito l’appoggio.

Gianluca Ferrillo del Nuovo Psi, infatti, autorevole esponente della minoranza, da noi interpellato, ha dichiarato che se qualcuno dovesse farsi promotore di un documento di sfiducia nei confronti di Granata, lui non lo firmerà perché non ci sono le condizioni, anzi tiene a precisare che, se il sindaco in Consiglio comunale farà un’apertura all’opposizione, per saggiare se ci sono le condizioni di un governo più ampio, lui e il suo gruppo, composto dai medici Gala e De Rosa, sicuramente non voteranno contro il bilancio. Si vocifera che non dovrebbe votare contro Ugo Di Marino, eletto nell’ambito dell’opposizione, ma avvicinatosi recentemente all’Udc, per via dell’ amicizia che lo lega al consigliere regionale Iacolare, anche se lui smentisce categoricamente: “Non faccio parte dell’Udc, resto all’opposizione e sono orientato a votare contro il bilancio”.

Nessun problema anche per il voto di Roberto Vellecco che, già da tempo, nonostante sia stato eletto per sedere nei banchi dell’opposizione, si è avvicinato alle posizioni governative.

Per l’opposizione rimangono Ivano Migliaccio e l’ex sindaco Giacomo Pirozzi, ormai sempre più solitari nel loro modo di pensare, ma che nessuno può sicuramente accusare di incoerenza.

“Se il sindaco – afferma Ivano Migliaccio – troverà la quadra in consiglio, per cui avrà una sua maggioranza, sono disposto anche ad astenermi, per dare un segnale su un futuro governo di salute pubblica, ma se non avrà i numeri, non certamente andrò in suo soccorso, altrimenti contribuirei a un ribaltone”.

Insomma, tutto dovrebbe filare liscio, anche se sono in molti a chiedersi il perché di questo ammorbidimento di buona parte dell’opposizione. Un anziano politico che conosce vita morte e miracoli della vita amministrativa cittadina è disposto a giurare che il tutto andrebbe inquadrato nell’ambito dell’approvazione del Piano urbanistico che Granata starebbe per presentare alla città. Molti consiglieri comunali non vorrebbero veder sfumati ancora per molto tempo i loro interessi.

Per quanto concerne Gianluca Ferrillo, un suo collega dell’opposizione, che preferisce l’anonimato per evitare ulteriori polemiche in un periodo molto delicato della vita politico-amministrativa, pensa che il suo cambiamento sarebbe da attribuire a un patto che avrebbe stretto con Granata e che lo vedrebbe candidato sindaco alle prossime amministrative. Fantapolitica? Il tempo farà da testimone.

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