Il gruppo per Calvizzano raddoppia in Consiglio


Nasce un nuovo gruppo all’interno della maggioranza: oltre ai tre ex “dissidenti” Cavallo, D’Ambra e Sequino, ne fanno parte anche Scimia, Francesco Agliata e il vicesindaco Antonio Mauriello. Si tratta di una fusione fredda, per dirla in termini scientifici, pronta a far “scoppiare”, se ce ne fosse bisogno, la tenuta amministrativa o di un amalgama, costruita apposta per rilanciare l’azione amministrativa?

“Premesso – afferma Mauriello – che mi sono adoperato personalmente, per far rientrare i tre amici nell’alveo naturale della maggioranza, lo scopo del gruppo è quello di rafforzare sia il sindaco che l’amministrazione e non certo quello di destabilizzarlo. Adesso, bisogna solo pensare a ripartire con un nuovo passo, per recuperare il tempo perduto”.

Quali obiettivi vi prefiggete nell’immediato?

“Ve ne sono alcuni irrinunciabili: bisogna approvare al più presto il piano urbanistico, anche perché a noi preme portare avanti il discorso dell’area Pip, in quanto l’insediamento di nuove aziende nel nostro Comune porterà degli innegabili benefici alla disastrosa situazione occupazionale; inoltre, bisogna intraprendere assolutamente un’azione di rinnovamento della macchina comunale per renderla più veloce, efficace ed efficiente”.

Insomma, nessun altro fine al di fuori del bene del paese?

“Le ripeto: il comune denominatore del nostro gruppo è quello di dare un ruolo propulsivo all’azione amministrativa che era un po’ rallentata, per via di altri gruppi, per rancori ancora non sopiti e per le note diatribe interne alla maggioranza”.

Stando al manuale Cencelli, vi spetterebbero tre assessori: si vocifera di un ritorno di Cavallo…

“Questa è solo fantapolitica. Noi non ne facciamo una questione di poltrone, tant’è vero che ho detto al sindaco che, se lui lo ritiene opportuno, sono anche disposto a farmi da parte sia come vicesindaco che come assessore. A noi interessa che le decisioni vengano effettivamente prese e che vi sia un coinvolgimento plurale di tutti gli attori che compongono la maggioranza”.

Insomma, il sindaco voleva lo scioglimento dei gruppi consiliari, invece, nei fatti, se ne ritrova tre: il gruppo per Calvizzano, l’Udc di Salatiello, Cristofaro Agliata e Martiello e il gruppo composto da Antonio Ferrillo e Antonio Di Rosa, al quale potrebbe aggiungersi, qualora dovesse formalizzare il suo passaggio in maggioranza, anche Vellecco.

Un sindaco sempre più solo? Pare proprio di sì, visto che solo i fedelissimi Luciano Borrelli e Pasquale Napolano continuano, davvero, a rimanergli vicino.

Dulcis in fundo, un’osservazione: nulla quaestio sulla formazione di un nuovo gruppo consiliare, tra l’altro il più numeroso, prettamente legittimo dal punto di vista politico, anche se tra i fini ci potrebbe essere pure quello di voler, in un certo qual modo, arginare lo strapotere politico di Salatiello o di qualche altro componente della maggioranza che, secondo voci, riuscirebbe a influenzare il sindaco su alcune decisioni. Una marchiana contraddizione, però, va evidenziata e riguarda la posizione di Francesco Agliata. Quest’ultimo, sulla carta, è ancora capogruppo della Lista Granata e segretario della sezione locale del Pd. A parte la sua situazione conflittuale, che più di qualcuno da tempo va evidenziando, viene spontaneo chiedersi: come è possibile che Agliata aderisca a un gruppo, dimenticando che i suo ruolo dovrebbe essere simile a quello di un arbitro super partes? Ma lo sa che il compito di un segretario politico è quello di lavorare per cercare di tenere quanto più uniti, nel caso specifico, i democratici presenti in consiglio comunale? Insomma, ci vuole una bella faccia tosta continuare a mantenere ancora entrambe le cariche senza dimettersi.

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