Granata sul filo per una commissione

Il grado di tenuta dell’amministrazione Granata sarà sicuramente valutabile nel corso del prossimo Consiglio comunale che si svolgerà il 24 marzo. La discussione verterà su importanti punti tra i quali, però, ne spicca uno in particolare, quello dell’istituzione di una commissione trasparenza Piano urbanistico, sul quale l’amministrazione Granata potrebbe scricchiolare e andare addirittura in minoranza. Per quale motivo? Dobbiamo prima fare due premesse. La prima: Granata ha sempre lasciato intendere che questo tipo di commissione è inutile poiché il Piano urbanistico, entro la fine del mese o al massimo ad aprile, sarà pronto per essere portato in giunta per l’approvazione. La seconda: il promotore di questa commissione è il presidente del consiglio comunale Giuseppe Salatiello che, tra l’altro, è anche leader del gruppo politico di maggioranza che si ritrova nelle posizioni dell’Udc e nel quale militano anche i consiglieri comunali Cristofaro Agliata e Antonio Martiello. Sarebbe impensabile, dunque, che, proprio colui che ha lanciato questa singolare iniziativa, votasse contro, solo per non dare un dispiacere al sindaco Granata. Oltretutto Salatiello potrebbe cogliere questa occasione, per lanciare un messaggio forte all’attuale Primo cittadino e che più o meno suonerebbe così: sono trascorsi ormai due anni dal nostro insediamento al Comune e del programma elettorale non si è concretizzato ancora un bel niente; all’orizzonte non s’intravedono ancora segnali tangibili, perciò, se non cambiano le cose, noi possiamo mandarti a casa.

Salatiello e i suoi uomini, però, da soli, non sono in grado di mettere in difficoltà numericamente l’amministrazione: occorrerebbe perlomeno che un altro consigliere comunale si schierasse dalla loro parte, o meglio due, tenendo presente che Vellecco, nonostante sia seduto ancora nei banchi dell’ opposizione, ha fatto intendere che non sarà lui certamente a far cadere Granata. Attualmente, Salatiello, avrebbe dalla sua parte i tre del “Gruppo per Calvizzano”, cioè Antonio Sequino, Francesco Cavallo e Michele D’Ambra i quali, avendo il dente avvelenato per essere stati tutti e tre fatti fuori da Granata, il quale gli ha tolto le deleghe perché, per due di loro, era venuto a mancare il rapporto di fiducia, voterebbero sicuramente a favore della commissione trasparenza. Una buona occasione, dunque, per i tre per far valere le loro ragioni politiche (almeno si spera). Granata, dunque, se si ostinerà a dire ai suoi di votare contro la commissione trasparenza Puc, potrebbe, quasi sicuramente, trovarsi per un giorno senza maggioranza, il che potrebbe essere il preludio a una vera e propria crisi politico-amministrativa.

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