Diamo i voti al sindaco e al presidente del consiglio comunale




La settimana scorsa ci siamo occupati degli assessori e, siccome ci è stato chiesto di dare un voto anche al sindaco e al Presidente del consiglio comunale, abbiamo voluto accontentare i curiosi. Prima, però, una precisazione: signor Sequino (consigliere comunale ed ex assessore), lei che per strada ci ha apostrofato per venduti, solo per aver fatto un semplice gioco, come abbiamo chiaramente spiegato, se non è d’accordo sui voti che abbiamo dato agli assessori utilizzi l’angolo dei commenti per dire la sua e, magari, per dare i suoi voti: allora sì che il dibattito si stimolerebbe davvero.

Sindaco: 6

Granata è una persona perbene (su questo, chiaramente, ce ne assumiamo la responsabilità) che profonde grande impegno per la crescita di Calvizzano. Sta amministrando la città come farebbe un buon padre di famiglia, in un periodo difficile e di crisi mondiale. E’ sempre presente al Comune, s’interessa in prima persona di tutte le problematiche che riguardano la città ed è anche attento a bloccare propositi maldestri di qualche amministratore che intende la gestione ancora alla vecchia maniera, cioè sfruttare la cosa pubblica per migliorare la posizione economica sua e dei suoi familiari. Insomma, è un sindaco attento ai costi: cerca di fare economia su tutto, per poi investire i risparmi in altri settori. E tutto questo non è poco. D’altronde anche la segretaria comunale lo ha detto: “Ho lavorato in diversi Comuni ma è la prima volta che vedo un sindaco presente ogni giorno nella casa comunale, che lavora senza soste e, nel contempo, competente e preparato su ogni questione amministrativa”.
Stando così le cose, meriterebbe un bell’otto. Perché, allora, solo la sufficienza? Innanzitutto, perché la grossa mole di lavoro di Granata, nonostante ci avviamo al secondo anno di sua gestione, non si è ancora tradotta in nessuna opera pubblica che rechi il suo copyright: più per colpa sua o della parte dirigenziale? I lavori pubblici, intanto, vanno avanti, molto ma molto, a rilento. Del Piano urbanistico, vero volano di sviluppo della città, nonostante fosse stato promesso nei primi sei mesi di sua amministrazione, ancora non c’è traccia. E, poi, politicamente pensiamo che abbia commesso più di un errore: se sono nati due gruppi politici (anche se quello di Salatiello al momento si è sciolto) forse un po’ di colpa ne ha sicuramente.

Presidente del consiglio: 7

Giuseppe Salatiello ha imparato subito il suo nuovo mestiere politico-amministrativo, senza far rimpiangere nessuno dei presidenti del consiglio comunale che l’hanno preceduto.
Conduce l’assise cittadina con piglio e autorevolezza, regolando il dibattito con equità e garantendo a tutti pari dignità. Insomma, una conduzione imparziale a garanzia sia della maggioranza che dell’opposizione. Convoca puntualmente le conferenze dei capigruppo e non ha mai disatteso le richieste dell’opposizione. A differenza del suo predecessore, ha autorizzato, per una questione di trasparenza, la diretta via web del consiglio comunale. Siamo scesi con il voto, perché si era fatto promotore di una commissione trasparenza Puc, la cui discussione sarebbe stata anche inserita all’ordine del giorno di un consiglio comunale di qualche mese fa e, poi, non si sa perché, da lui stesso tolta. Sarebbe interessante, a questo punto, che lo stesso Salatiello ne spiegasse i motivi.

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