Vigile urbano, niente concorso.



Era tutto pronto e il bando di concorso per l’assunzione di un vigile urbano stava anche per essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. All’ultimo momento, però, il sindaco ci ha ripensato e l’ha ritirato. E’ stata l’opposizione capeggiata dall’ex sindaco Pirozzi a fare aprire gli occhi al Primo cittadino. Pirozzi ha richiamato il decreto numero 165 del 2001 che prevede l’obbligo di attivare la procedura di mobilità volontaria prima di bandire un concorso. In pratica, bisogna verificare se esistono domande prodotte da vigili di altre sedi che vorrebbero trasferirsi a Calvizzano. Per fare questo, però, è opportuno che l’Ente si doti di una disciplina regolamentare, dove vengano segnati i criteri da seguire nell’esaminare le domande di mobilità volontaria. Al momento sono tre i vigili che hanno prodotto domanda di mobilità e che chiedono di venire a lavorare a Calvizzano. “Il sindaco – afferma Pirozzi –, oltre ad ammettere la sua incapacità, dovrebbe ringraziarci: gli abbiamo fatto risparmiare soldi per la pubblicazione del bando ed eventuali ricorsi al Tar dei vincitori nel caso il concorso fosse stato bandito ed espletato”. “Il consigliere Pirozzi – replica il sindaco – fa opposizione nell’interesse proprio, cercando di distruggere e non costruire. Va a cercare i cavilli burocratici perché lui, non essendo stato capace di espletare il concorso a vigile urbano, vuole che anche gli altri non lo facciano”.

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