Italia dei Valori chiede all’amministrazione di attivarsi per la realizzazione di un asilo nido comunale




Nel nostro comune non esiste un asilo nido comunale, intanto cresce la domanda per quelli privati, a fronte di un’offerta insufficiente. Tutto questo ha spinto il circolo locale dell’Italia dei Valori a produrre un’istanza all’amministrazione, affinché attivi un percorso per la realizzazione di un asilo nido sul territorio.
Ecco il testo completo della missiva (protocollata il 9 dicembre scorso) che il gruppo che fa capo a Di Pietro ha inviato al sindaco e all’assessore ai Servizi Sociali, Cristofaro Agliata.
“Considerato che c’è una domanda crescente per gli asili nido privati e che l’offerta è insufficiente, con la presente si chiede alle S.V. in indirizzo di “valutare la possibilità, in sede di programmazione del Piano di zona del nostro ambito, ai sensi della legge regionale 328/00, di approvare un progetto per l’asilo nido comunale”.
Contestualmente si chiede di provvedere, prima di chiudere la progettazione del Piano di zona, a convocare, come previsto dalla stessa legge 328, le associazioni, gli enti non profit e tutte le agenzie culturali del territorio, ivi compresi partiti politici e sindacati, per una consultazione sui contenuti, direttive e priorità, onde ascoltare proposte e pareri non vincolanti.
Lo scrivente Pasquale Rosiello, presidente del circolo cittadino Italia dei Valori, allo scopo fa presente che esistono fondi europei e regionali che vengono devoluti annualmente, attraverso specifici bandi, per finanziare progetti che prevedono la costituzione di nuovi asili nido. A titolo di esempio, basti pensare che, recentemente, la Regione Campania ha approvato 5 progetti di asili nido di altrettanti comuni dell’area nolana, pronti ad accogliere 180 bambini. Parliamo di realtà come Camposano, Liveri, San Paolo Belsito, Tufino e Visciano, che hanno meno abitanti di Calvizzano.
Visto, poi, che nel nostro territorio opera una la società di sviluppo dei comuni dell’area giuglianese, denominata “Liternum Sviluppo” (a capitale totalmente pubblico), si potrebbe affidargli la fase di progettazione che, tra l’altro, non comporterebbe alcun dispendio di denaro da parte del nostro Comune”.
“A Marano – afferma Pasquale Rosiello – esiste un asilo nido da diversi anni che, a quanto mi risulta, funziona meglio di quelli privati ed è a costo zero per le casse comunali. Fu finanziato con un progetto chiamato Equal, di cui il comune di Marano fu promotore. Per la redazione del progetto e la gestione dell’asilo, l’amministrazione dell’epoca guidata da Bertini, si affidò al consorzio Gesco e alla cooperativa sociale Dedalus. Per i primi tre anni, l’asilo comunale è stato finanziato dall’unione europea, poi con i fondi della 328. Oggi, per la fase progettuale, non c’è bisogno di rivolgersi ad alcuna cooperativa o privato, visto che sul nostro territorio opera una società di sviluppo, atta a poter svolgere efficacemente anche questi compiti. Insomma, la cosa si può fare: bisogna solo attivarsi per iniziare il percorso, tenendo presente che, a gennaio prossimo, uscirà un nuovo bando regionale”.

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