Don Tiberio Cavallo, parroco dal 1839 al 1838, era fratello di Girolamo Cavallo, sindaco di Calvizzano

 

Aggiungiamo un’ultima piccola curiosità sulla famiglia Cavallo: come detto, questa ha dato al paese di Calvizzano diversi sindaci e parroci; e 14esimo parroco della Chiesa di Santa Maria delle Grazie era strettamente imparentato con loro, ovvero Don Tiberio Cavallo.

Tiberio Raffaele Giacomo Cavallo nacque a Calvizzano, in via Casecavallo (oggi via Ritiro, zona in cui abitavano tutti i Cavallo nobili del paese), il 20 agosto 1815; figlio di Nicola Cavallo, sindaco dal 1810 al 1811, e Marianna Visconti, sorella di Carlo e Luigi, sindaci nel 1807 e dal 1809 al 1810.

https://antenati.cultura.gov.it/ark:/12657/an_ua235135/LedNqaD

Come si può ben capire, la provenienza di don Tiberio era a dir poco benestante, con una parentela diretta anche con i Visconti. Essendo figlio di Nicola, era quindi anche fratello di Girolamo Cavallo, sindaco dal 1866 al 1867. Ma non solo: come Girolamo, era cugino terzo di Ovidio Cavallo, sindaco dal 1864 al 1865, procugino secondo di Pasquale Cavallo, sindaco dal 1821 al 1827, procugino terzo con Antonino Di Donato, sindaco nel 1821, e infine era prozio della poetessa Elisa Chimenti.

Secondo l’Archivio Diocesano di Napoli, il suo ordinamento a sacerdote è avvenuto tra il 1834 e il 1836. Nelle pandette dell’archivio è infatti indicato due volte, probabilmente il primo anno corrisponde al periodo in cui è entrato in seminario divenendo chierico.

Giuseppe Galasso, Carla Russo - Guida all’Archivio Storico Diocesano di Napoli, Volume 2, sez. Sacra Patrimonia, pag.268, 284. Particolare dei periodi di ordinamento di don Tiberio Cavallo. Fonte https://www.archiviodiocesinapoli.it/index.php/themencode-pdf-viewer-sc/?tnc_pvfw=ZmlsZT1odHRwczovL3d3dy5hcmNoaXZpb2Rpb2Nlc2luYXBvbGkuaXQvcGRmL2d1aWRhLXZvbDEtMi5wZGYmc2V0dGluZ3M9Jmxhbmc9aXQ=#page=&zoom=auto&pagemode=

Il ruolo di sacerdote della Chiesa di Santa Maria delle Grazie gli venne affidato il 20 febbraio 1878, prendendone possesso il 14 maggio dello stesso anno con il titolo di “Economo curato”, ovvero come parroco tenuto anche alla gestione economica della chiesa.
Questa cosa ci è confermata anche dall’Archivio Diocesano di Napoli, dove nella stessa pandetta in cui è indicato il suo anno di nomina ci sono dei Legati pii (ovvero dei lasciti testamentari per fini religiosi e filantropici) da parte di ben tre famiglie, Giaccio, Cecaro e Sabatino, per la Chiesa dell’Addolorata e San Francesco Saverio (ovvero la chiesa dell’istituto ex-IPAB di via Ritiro) di Calvizzano, indicati proprio da don Tiberio Cavallo. A quel tempo, l’Istituto religioso fungeva da Orfanotrofio.

In alto, Giuseppe Galasso, Carla Russo - Guida all’Archivio Storico Diocesano di Napoli, Volume 2, sez. Legati Pii, pag.1148. Particolare di un lascito testamentario alla Chiesa dell’Addolorata e di San Francesco Saverio.
In basso, la Chiesa dell’edificio ex-IPAB quando era ancora in uso, 2016 (fonte foto Calvizzanoweb).

Un altro evento che ci testimonia la presenza di don Tiberio Cavallo risale al 1890: Umberto Castaldi, figlio di Giuseppe (sindaco dal 1865 al 1866) e benestante calvizzanese, acquistò dalla Germania una macchina a vapore per la produzione dei biscotti al costo di 16.000 lire (attuali 76.366€). Era l’inizio del periodo dei biscottifici calvizzanesi, che per quasi un secolo caratterizzò l’industria alimentare locale.

L’opificio alimentare Castaldi aprì in via Pigna (oggi via Roma) il 10 febbraio 1890, e quest’apertura avvenne con la tradizionale benedizione del macchinario, che fu fatta proprio da don Tiberio Cavallo, come indicato dallo stesso Castaldi nelle cronache del tempo nella rivista “I Capitani del lavoro” del giornale ‘O Visto del settembre 1922.

Nel 1895, a ottant’anni, si ammalò, e gli fu nominato “coadiutore” (cioè aiutante) don Gabriele Cipolletta da Mugnano il 30 novembre 1896. Tuttavia, come ci indica ancora le pandette dell’Archivio Diocesano, ancora cantava messa: c’è infatti una richiesta del 1896 in cui Don Tiberio Cavallo richiede di commutare una messa in una messa votiva.

Giuseppe Galasso, Carla Russo - Guida all’Archivio Storico Diocesano di Napoli, Volume 1, sez. Miscellanea, pag.830.

Don Tiberio Cavallo venne a mancare il 3 gennaio 1898, nella sua casa di via Molino (dov’è la residenza dei parroci della Chiesa ancora oggi).

Un’ultima curiosità sulla famiglia Cavallo: secondo l’Archivio Diocesano, nel 1859 fu eretto un oratorio privato (cioè una cappella privata) per Tiberio Cavallo, nonno del parroco e padre di Nicola Cavallo.
Non ci è dato sapere dove, se nel cimitero dov’è sepolto o se è una cappella andata perduta.

Giuseppe Galasso, Carla Russo - Guida all’Archivio Storico Diocesano di Napoli, Volume 1, sez. Oratori privati, pag.360.

Gianpaolo Cacciapuoti

 


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