“Casa dei Diritti – I Cento Passi”: quando la politica incontra la solidarietà. A Marano, lo sportello sociale ideato da Stefania Fanelli è presidio attivo di ascolto, tutela e lotta per i diritti fondamentali


A Marano di Napoli, in un territorio segnato da fragilità sociali, precarietà abitativa ed emarginazione, esiste un luogo che rappresenta molto più di uno sportello di assistenza: è un presidio di dignità, solidarietà e diritti. Si chiama “Casa dei Diritti – I Cento Passi” e nasce da un’idea e da una battaglia politica portata avanti da Stefania Fanelli, ex consigliera comunale e attuale componente della direzione nazionale di Sinistra Italiana.

Un punto di riferimento per chi non ha voce

Lo sportello, animato da attivisti e attiviste volontarie, offre ascolto, orientamento, consulenza gratuita e accompagnamento a cittadine e cittadini che vivono situazioni di disagio economico, sociale o abitativo. Non solo pratiche e documenti, ma soprattutto storie di vita raccolte con empatia e impegno civile.

Dal rischio sfratto alla richiesta di contributi per l’affitto, dalla burocrazia dei bandi comunali e regionali fino al supporto nei percorsi formativi degli adulti: la Casa dei Diritti lavora per non lasciare indietro nessuno. E lo fa grazie a un lavoro di rete con servizi sociali, associazioni del terzo settore, Caritas, sindacati e reti di volontariato locale.

Una battaglia politica mai interrotta

Il lavoro della Casa dei Diritti è il proseguimento concreto di un impegno politico che Stefania Fanelli ha iniziato ben prima di questo progetto. Già nel 2020, da consigliera comunale, presentò una proposta (poi approvata con delibera n. 17 del 24/02/2020) per destinare una parte dei beni confiscati alla criminalità organizzata alle situazioni abitative di emergenza, una misura alternativa alla cancellazione dei bandi speciali da parte del Regolamento Regionale n. 11/2019.

Nonostante quattro interrogazioni consiliari e l’impegno assunto da amministrazioni e commissari, quel regolamento non è mai stato adottato, lasciando scoperta una parte importante di cittadinanza fragile.

“Residenza di prossimità”: un piccolo grande passo

Altro risultato rilevante ottenuto da Fanelli nel 2019 è stata l’istituzione della residenza di prossimità: uno strumento che consente anche alle persone senza fissa dimora di accedere ai diritti essenziali, come la sanità, l’istruzione e l’assistenza. Un provvedimento apparentemente tecnico, ma profondamente umano.

Oltre lo sportello: cultura, formazione e cittadinanza attiva

La Casa dei Diritti è anche spazio di formazione e crescita collettiva. Vengono organizzati laboratori di lettura e autoscrittura, workshop tematici, corsi per il diploma di terza media per adulti, offrendo strumenti di emancipazione e accesso alla cittadinanza attiva.

A breve, lo sportello lancerà progetti specifici dedicati ai giovani del territorio, in una prospettiva di inclusione, prevenzione del disagio e partecipazione civica.

Una casa politica, per i diritti di tutti

La “Casa dei Diritti – I Cento Passi” non è solo un servizio sociale: è un luogo politico, dove la solidarietà si intreccia con le vertenze, dove si costruisce mutualismo e si rivendicano diritti spesso negati dalle istituzioni. È un modello di intervento che unisce pratica dal basso e visione politica, in continuità con il percorso militante di Stefania Fanelli, oggi impegnata a livello nazionale con Sinistra Italiana e con l’Alleanza Verdi-Sinistra.

Un esempio da seguire

In tempi in cui il welfare arretra e le disuguaglianze crescono, esperienze come la Casa dei Diritti rappresentano un faro nei territori dimenticati. Non è solo assistenza: è partecipazione, è giustizia sociale, è resistenza quotidiana.

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