Calvizzano, il sindaco Pirozzi contro la pagina anonima “Vox Populi”: “Spionaggio politico?” E accusa: “rilancia un blog ostile alla mia amministrazione”

 

Il contenuto pubblicato da Vox Populi, ritenuto offensivo dall'amministrazione comunale

Nuovo scontro a mezzo social tra il sindaco Giacomo Pirozzi e una pagina anonima che si presenta con il nome “Vox Populi”. In un lungo post pubblicato sulla sua pagina Facebook, il primo cittadino ha denunciato quella che definisce “una campagna di illazioni e fango”, incentrata su presunte telefonate tra lui e membri della sua maggioranza, e su ipotetici scenari politici futuri.

“Come fanno a sapere con chi parlo io al telefono? – scrive Pirozzi – Sono invenzioni create ad arte per manipolare l’opinione pubblica o c’è qualcosa di più serio che sfiora lo spionaggio politico?”.

Il sindaco, senza mai fare nomi espliciti, si scaglia anche contro un blog che definisce “dichiaratamente ostile alla mia amministrazione”, e che, secondo lui, verrebbe regolarmente rilanciato dalla stessa pagina “Vox Populi”. Sebbene non menzionato direttamente, è facile dedurre che il riferimento sarebbe al portale Calvizzanoweb, unico blog attivo quotidianamente sul territorio.

“Perché questi personaggi si nascondono dietro un profilo fake? Perché non hanno il coraggio di mostrarsi alla luce del sole?” – continua Pirozzi – “Allerterò le forze dell’ordine: la privacy di un sindaco e il confronto politico corretto non possono essere oggetto di giochi sporchi o ricatti mascherati da analisi”.

La replica di Calvizzanoweb non si è fatta attendere. Il portale rivendica il proprio ruolo storico di informazione locale: oltre 20mila articoli pubblicati dal 2009, di cui 13mila solo su Calvizzano, un piccolo Comune da circa12.300 abitanti spesso ignorato dalla stampa nazionale e regionale.

“Sindaco, il nostro sarà pure un ‘giornaletto’, ma va consigliato ai suoi assistiti non come lassativo, come lei avrebbe fatto intendere nel consiglio comunale il 16 luglio 2024, ma per arricchirsi a 360 gradi”.

“Applichiamo i principi del buon giornalismo: pluralismo, distinzione tra opinioni e fatti, autonomia dai centri di potere”.

Il blog ricorda anche il suo impegno per la promozione della cultura, della memoria storica e delle tradizioni locali, sottolineando come il proprio lavoro abbia richiesto “tempo, studio e approfondimento”, ben lontano dalle “trame oscure” di cui verrebbe spesso accusato.

Il clima resta teso, e la polemica non sembra destinata a spegnersi a breve. Intanto, il dibattito sulla libertà di stampa, il diritto di critica e i limiti della privacy istituzionale si riaccende anche in un piccolo Comune come Calvizzano.

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