NaNo Film Festival a Calvizzano: adesso è ufficiale, ma lo era già. Ecco i retroscena che non tutti raccontano

 

Il NaNo Film Festival sbarca a Calvizzano. Adesso è ufficiale: lo ha annunciato il sindaco sulla sua pagina Facebook. Ma la notizia, in realtà, era chiara già da settimane. E lo era non per supposizioni, ma per fatti.

Il nostro portale lo aveva scritto il 6 agosto, in un articolo dal titolo: “Il NaNo Film Festival trasloca a Calvizzano? Indizi e interrogativi dietro il possibile cambio di sede”. Un titolo volutamente interrogativo, sì, ma la certezza l’avevamo già.

Il 5 agosto il nostro direttore era infatti al Comune di Calvizzano, dove ha incontrato Gelsomina Prositto, figura centrale dell’organizzazione del Festival e compagna del regista e direttore artistico Vincenzo Lamagna. La Prositto stava testando l’impianto audio nell’aula consiliare, e il direttore — sorpreso dalla sua presenza in quella sede istituzionale — le ha chiesto senza troppi giri di parole:

“Gelsomina, ma che ci fai qui?”

La risposta fu altrettanto diretta:

“La kermesse si fa qui a Calvizzano”.

Una conferma chiara, netta, inequivocabile. La notizia, dunque, era già ufficiale, anche se non ancora “annunciata” dai canali istituzionali. Tuttavia, poche ore dopo, la stessa Prositto ha contattato il nostro direttore chiedendogli di non pubblicare ancora la notizia. La motivazione?

“Perché rischiamo di non fare più l’evento”.

Un’affermazione che lascia perplessi. Cosa significa che l’annuncio anticipato sui media locali poteva compromettere la realizzazione dell’evento? E soprattutto: chi o cosa avrebbe potuto impedirlo?

Non ci è dato saperlo. Noi, però, abbiamo scelto di fare il nostro lavoro fino in fondo. Abbiamo pubblicato la notizia, pur con tono prudente, e lo rivendichiamo: è anche grazie alla stampa libera se oggi parliamo apertamente di un festival importante che darà prestigio alla città.

Negli anni (a partire dal 2017), siamo stati tra i pochi a seguire con continuità Vincenzo Lamagna, i suoi cortometraggi e l’evoluzione della rassegna. A parlare dei suoi film e del corso di cinematografia. E oggi, mentre arriva l’ufficialità politica, ribadiamo che non è la comunicazione istituzionale a sancire ciò che accade, ma i fatti. I fatti che noi, per primi, abbiamo raccontato.

Sul suo profilo social, il sindaco ha dichiarato: “Ringrazio l’associazione NaNo Film per la collaborazione e sono certo che questa edizione segnerà un nuovo e importante capitolo nella storia culturale della nostra comunità. Ringrazio per l’impegno l’assessore alla cultura Francesca Nastro”.

E su questo non possiamo che essere d’accordo. Perché è proprio con eventi come questo che si costruisce il volto culturale di una comunità. E, al di là di qualche cortocircuito nella comunicazione istituzionale, noi ci siamo, ci saremo e continueremo a raccontare con la consueta onestà ciò che accade, nel bene e nel male, a Calvizzano.

Questo è il nostro stile. Questa è la nostra linea editoriale. Non rincorriamo i comunicati: li anticipiamo, li verifichiamo, li raccontiamo. Non seguiamo le versioni ufficiali: seguiamo i fatti. Anche quando fanno storcere il naso. Anche quando disturbano. Perché fare giornalismo significa servire i cittadini, non compiacere i palazzi. 

Ecco l’articolo pubblicato il 6 agosto 2025

Il NaNo Film Festival potrebbe presto cambiare casa. Dopo anni di successi e proiezioni al Teatro Area Nord (TAN) nella zona nord di Napoli, l’edizione 2025 del celebre festival dedicato ai cortometraggi potrebbe approdare a Calvizzano. A suggerirlo non è solo il silenzio (strategico?) degli organizzatori, ma anche alcune immagini eloquenti: ieri mattina, Gelsomina Prositto, figura chiave della macchina organizzativa del festival e compagna del regista e direttore artistico della kermesse Vincenzo Lamagna, è stata avvistata mentre testava l’impianto audio nell’aula consiliare del Comune di Calvizzano. 

Nessuna conferma ufficiale, certo. Ma nemmeno una smentita. Anzi, proprio quel sopralluogo fa pensare che l’edizione 2025, prevista per settembre, possa svolgersi nel cuore di Calvizzano. Il festival, nato per promuovere e premiare la creatività degli autori di cortometraggi innovativi da tutto il mondo, ha saputo ritagliarsi un ruolo di primo piano nel panorama culturale partenopeo, offrendo ogni anno non solo proiezioni di qualità, ma anche talk, presentazioni di libri, eventi musicali e un dialogo costante con il pubblico attraverso i social.

Dietro questo possibile spostamento si celano però alcune domande che non possono passare inosservate. Chi ha preso l’iniziativa? È stato il sindaco di Calvizzano, colpito dal valore artistico del progetto e dai tanti articoli pubblicati su CalvizzanoWeb, a tendere una mano? O sono stati gli organizzatori stessi a cercare un nuovo interlocutore istituzionale?  

Perché non si è pensato al Teatro Alfieri di Marano (la città dove Lamagna e Prositto vivono e hanno la sede produttiva), che già in passato ha ospitato due edizioni del progetto formativo “Fare un Film”? Un’iniziativa che ha avvicinato numerosi giovani al linguaggio cinematografico, e che sembrava perfettamente in linea con la mission culturale del festival.

In ogni caso, se il NaNo Film Festival approderà davvero a Calvizzano, sarà un’acquisizione culturale di primo piano per il territorio. Un evento di respiro internazionale, capace di proiettare il comune al centro di una rete di scambi artistici e creativi. Un’occasione, insomma, da non lasciarsi sfuggire.

Restiamo in attesa di conferme ufficiali. Ma intanto, l’aria di cinema comincia già a farsi sentire a Calvizzano. Sempre ieri pomeriggio è accaduto un fatto piuttosto inusuale: al direttore di Calvizzanoweb Domenico Rosiello è arrivata una telefonata…Ma forse non è ancora il momento giusto  per parlarne.  

Ecco una parte delle prime pagine degli articoli che abbiamo dedicato, a partire dal 2017, alla NaNo Film e al regista Lamagna








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