Luciano Borrelli si candiderà davvero a sindaco di Calvizzano? I segnali ci sono, ma il percorso è ancora incerto
Era il settembre 2018 quando, nel gruppo Facebook “Sei di Calvizzano se…”, un semplice post si trasformò in un piccolo terremoto politico locale: un sondaggio lanciato da Alfio Flagiello chiedeva agli utenti se vedessero in Luciano Borrelli il possibile successore di Salatiello alla guida della città. L’iniziativa riscosse un inaspettato successo: oltre 200 “like”, un numero significativo per una realtà come Calvizzano, dove spesso i cittadini preferiscono non esporsi pubblicamente su temi politici.
I commenti furono quasi unanimi nel sostenere la figura di Borrelli, descritta con parole come “grande uomo e politico”, “persona speciale”, “grande anima” e “degno rappresentante istituzionale”. Un attestato di stima trasversale, che già allora sembrava prefigurare uno scenario futuro in cui Borrelli avrebbe potuto ambire alla carica di sindaco.
Già nel 2019, intervistato da Calvizzanoweb, l’ex consigliere comunale aveva dichiarato di essere pronto a candidarsi a sindaco, su esplicita richiesta di “tantissimi cittadini”. Oggi, a distanza di anni, quei rumors sembrano essersi trasformati in qualcosa di più concreto. È stato infatti lo stesso Borrelli a confermare l’intenzione di lavorare a una possibile candidatura per le prossime amministrative, anche se è presto parlarne. Una decisione che potrebbe maturare, spiega, in seguito alle numerose manifestazioni di stima ricevute.
Luciano Borrelli, 69 anni, sposato e padre di tre figli, è un volto storico della politica calvizzanese. Imprenditore originario di Villaricca, gestisce un parcheggio nei pressi della clinica Villa dei Fiori di Mugnano. È il consigliere comunale più longevo di Calvizzano: la sua prima elezione risale al 1982. In questi oltre quarant’anni ha ricoperto più volte anche il ruolo di assessore, diventando un punto di riferimento per la politica locale.
Dal marzo 2022 è anche consigliere metropolitano con deleghe importanti (Trasporti e Agenda Digitale), incarico grazie al quale è riuscito a intercettare numerosi finanziamenti per il territorio calvizzanese. Democristiano di formazione e a lungo fedelissimo dell’ex sindaco Granata, Borrelli ha attraversato le diverse stagioni politiche cittadine, mantenendo sempre un ruolo da protagonista. Nel 2013 si candidò con Salatiello, nel 2020 con Pirozzi, nonostante i sondaggi lo dessero come uno dei candidati più forti.
Oggi, con i consensi che — a detta di molti osservatori — sarebbero addirittura quadruplicati rispetto al passato, sembra che Borrelli voglia davvero giocarsi fino in fondo la carta della candidatura a sindaco. Sarebbe il coronamento di una lunga carriera, e forse anche una risposta a quella fiducia popolare che, già nel 2018, aveva lanciato un chiaro messaggio.
Mancano però ancora circa dieci mesi alle elezioni, e la strada è tutt’altro che definita. Anche perché sullo sfondo resta la figura di Pirozzi, politico navigato e allievo proprio dell'ex sindaco Salatiello, che difficilmente resterà a guardare. Gli equilibri potrebbero cambiare dopo l’estate, quando anche il quadro delle Regionali sarà più chiaro. Ricordiamo che Borrelli e un deluchiano, ma soprattutto seguace del consigliere regionale Giovanni Porcelli, il suo capo politico.
Settembre-ottobre potrebbe segnare l’inizio ufficiale della corsa. Ma se davvero Luciano Borrelli dovesse scendere in campo, una cosa è certa: non partirebbe da outsider.