C’era una volta la Ferrovia Alifana che passava anche per Marano…Le riflessioni di Peppe Anatrella, segretario del Pci negli anni ‘80

 

La mitica Piedimonte, l'elettromotrice e la sua rimorchiata sono ferme nella stazione di Marano (sita in quella che oggi è via Falcone: il treno proveniente dal capolinea via Don Bosco sta per ripartire verso Santa Maria Capua Vetere): dal sito Gafa, foto di Marini, pubblicata da Augusto Cracco 

Alla cessazione dell’esercizio della Ferrovia Alifana avvenuta nel 1976, afferma Peppe Anatrella, ex segretario della sezione maranese dell’allora Partito Comunista Italiano, redattore di diversi articoli sulla famosa Piedimonte, riportati sul periodico “L’Altra Marano”, era ancora in atto la costruzione selvaggia da parte dei palazzinari e, in questo contesto, stava per partire la cementificazione di Campo di Marte. Tale area, delimitata su due lati dal tracciato dell’Alifana, già dismessa, restava isolata dal contesto abitativo di Marano. L’amministrazione comunale dell’epoca (DC-PSI-PRI) ritenne ostativa alla prevista speculazione edilizia, la presenza della nuova opera in superficie. Pertanto – aggiunge – furono ignorate e disertate tutte le richieste di incontro che l’allora CTP/TPN inoltrava nei confronti dell’amministrazione dell’epoca, per conoscere le esigenze della città di Marano e concordare la realizzazione di un nuovo tracciato.

A tal proposito, a nulla valsero le iniziative che il Pci locale mise in campo per chiedere la presenza della nuova linea ferroviaria.

La miopia degli amministratori dell’epoca, che non si resero conto che il nuovo tracciato sarebbe stato fatto in galleria e non in superficie, negò alla cittadinanza la disponibilità di un sistema di trasporto su ferro.

E se dopo quasi mezzo secolo - conclude Anatrella - ancora non si è trovata alcuna soluzione di trasporto collettivo per l’intero bacino di utenza dell’area a nord-ovest di Napoli, e se ancora oggi si registrano proposte di risoluzione al problema, contraddittorie, fantasiose e poco chiare, c’è da prendere atto che, oggi come allora, abbiamo una classe politica poco lungimirante che guarda al presente ma ignora il futuro.

Peppe Anatrella, da sempre uomo di sinistra

Copia del giornale L'Altra Marano: numero di dicembre 1984

 

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