Un documento del 1928 con la firma del Podestà dell’epoca Umberto Castaldi: ce lo ha inviato l’appassionato di storie dell’hinterland Gianpaolo Cacciapuoti

 


“Tra i documenti di mia nonna, venuta a mancare da poco, c'erano anche quelli del padre di mio nonno, suo marito, nativo di Calvizzano. Il mio bisnonno era un ex-militare, carabiniere a piedi, che divenne guardia giurata privata e cantoniere presso la Provincia di Napoli.

 Tra i vari suoi documenti, vi era non uno ma ben due fogli di congedo illimitato, uno del 1928, quando terminò la leva, un altro del 1941, quando ci fu la chiamata alle armi. A quei tempi, il foglio di congedo illimitato era tenuto a firmarlo il "capo dell'amministrazione comunale", e sebbene in quello del 1941 non vi è firma (probabilmente una svista o una impellenza per ragioni di guerra), in quello del 1928 vi è nientemeno che la firma del Podestà di Calvizzano dell'epoca, Umberto Castaldi”.

Gianpaolo Cacciapuoti

Ricordiamo che il cav. Umberto Castaldi, oltre a essere stato il primo podestà di Calvizzano (aprile 1926-febbraio 1929) e sindaco di Calvizzano da luglio 1916 a marzo 1920 e da luglio 1924 ad aprile 1926, è stato uno degli uomini più rappresentativi del commercio e dell’industria meridionale, la cui fabbrica di biscotti in Calvizzano, è vanto del nostro progresso: è stato capitano del lavoro.

 

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