29 ottobre 2012, 11 consiglieri mandarono a casa un sindaco perbene: da allora Granata ha chiuso con la politica. E se tornasse? Avrebbe chance di vittoria? Lo abbiamo chiesto a Maga Maghella “che di Calvizzano è sempre la più bella”

 


Maga Maghella, tu che (di Calvizzano sei sempre la più bella) conosci a menadito le dinamiche politiche cittadine, avvalendoti, naturalmente, anche della tua quasi infallibile sfera di cristallo, se il noto penalista Giuseppe Granata decidesse di ricandidarsi alle prossime amministrative, avrebbe chance di vittoria?

 Premesso che avrei preferito una domanda del genere in un  giorno diverso da quello della Festa della Liberazione, ti rispondo lo stesso, sulla base delle mie conoscenze, ma anche con l’ausilio della mia “palla” sempre più “gonfia” di certezze. 

Granata ha chiuso definitivamente con la politica il 29 ottobre 2012, quando 11 consiglieri comunali decisero di mandarlo a casa anticipatamente, presentando le loro dimissioni contestuali nelle mani del segretario comunale dell'epoca. E mai ha più pensato di scendere di nuovo in campo. Eppure avrebbe tutti i requisiti per svolgere alla grande un altro mandato da Primo cittadino, questa volta completo. Durante il suo quadriennio non arrivavano soldi a iosa dagli enti sovraordinati, come sta accadendo negli ultimi tempi, ma, nonostante tutto, è stato un buon sindaco, che è riuscito a fare tante cose. Non va dimenticato che aveva tanti "nemici" all’interno della sua maggioranza che gli facevano la “guerra” quasi quotidianamente e un’opposizione compatta e battagliera, a differenza di quanto accade oggi con l’amministrazione Pirozzi”.

Ma avrebbe chance di vittoria? Non mi hai ancora risposto…

Aspetta, tocco la “palla” più volte, poi guardo dentro. Osserva anche tu cosa c’è scritto”.

“Tante, ma; tante, ma; tante, ma…”.

Ti spiego il significato. Nonostante Pirozzi sia fortissimo e abbia tanti consiglieri comunali dalla sua parte, anche coloro che sono saltati dai banchi della minoranza a quelli della maggioranza, tradendo il mandato elettorale, Granata potrebbe diventare di nuovo sindaco di Calvizzano a una condizione, ecco il “ma” ripetuto: che Borrelli, Pasquale Napolano e qualche altro consigliere comunale si accorderebbero con quelli di “Reset”, convergendo sul nome di Granata sindaco. A questo punto, anche Antonio Ferrillo, politico esperto, fiutando l’aria di vittoria, consiglierebbe sua figlia Arianna di “sposare” tale progetto, alla stessa stregua di tanti altri (politici e cittadini) che salirebbero sul carro del probabile vincitore. Il “ma” è da relazionarsi anche al fatto che Granata, almeno ad oggi, non è disponibile a scendere di nuovo nell’agone elettorale”.

E il consigliere metropolitano Luciano Borrelli?

Questo è un altro capitolo molto lungo, simile a una telenovela, il cui finale è ancora da scrivere. Posso solo anticiparti, da quello che leggo nella sfera, che Borrelli non vorrebbe fare il sindaco, poiché aspirerebbe a essere riconfermato consigliere metropolitano. A questo punto sarebbe inevitabile un accordo con Pirozzi, nonostante i due siano politicamente agli antipodi: l’attuale sindaco ha aderito a Forza Italia, Borrelli sta con De Luca, ma non va dimenticato che entrambi hanno una forma mentis politica centrista,  poiché provengono dalla Democrazia Cristiana. In ogni caso, ne riparliamo più dettagliatamente in un’altra occasione, purché ripeterai come un mantra che Maga Maghella di Calvizzano è sempre la più bella. Ora pensiamo all’anniversario della Liberazione”.

Sicuramente, ma non puoi lasciarmi così, grade Maga Maghella: è mai possibile che non si intravedano volti nuovi all’orizzonte, ad esempio qualche giovane di belle speranze pronto a scendere in campo alle prossime amministrative?

Alle scorse amministrative ci sono stati, ma abbiamo visto la fine politica che hanno fatto. Ti preannuncio che qualche novità potrebbe esserci”.

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"Una brutta pagina di politica locale". Il video e l'articolo che abbiamo pubblicato il 30 luglio 2020, circa due mesi prima della tornata amministrativa che ha decretato Pirozzi  stravincitore delle elezioni, riagganciandoci a quello che accadde a fine ottobre 2012


Il sindaco Granata fu mandato a casa prima del termine della consiliatura. 11 consiglieri, il 29 ottobre 2012,  presentarono le loro dimissioni contestuali nelle mani del segretario comunale. L’atto di sfiducia si consumò in appena 10 minuti: gli 11 oppositori dell’ex sindaco entrarono verso le 12 e 20 nella stanza del segretario e uscirono intorno alle 12 e 30, soddisfatti e sorridenti. I nomi dei dimissionari: Giuseppe Salatiello (deceduto), Antonio Mauriello (dopo aver annunciato per primo, già qualche anno fa, la sua candidatura a sindaco alle ammnistrative di settembre, ha rinunciato); Giuseppe Scimia (continua a fare il medico a Calvizzano, neanche lui si candiderà); Antonio Di Rosa (ex vicesindaco è incandidabile per le vicissitudini dello scioglimento del Consiglio comunale); Cristofaro Agliata (deceduto); Franco Cavallo (si candidò alle ultime amministrative nella lista Pirozzi, ma non venne eletto); Michele D’Ambra (eletto alle ultime amministrative nella lista Pirozzi, da consigliere di opposizione è sempre stato con un piede in maggioranza); Antonio Sequino (lasciò il testimone a suo figlio Biagio, leghista, consigliere di opposizione nella passata consiliatura: alle prossime amministrative è candidato l'altro figlio, Giuseppe, nella lista Santopaolo); Giacomo Pirozzi (consigliere di opposizione nella passata consiliatura, si possono contare sulle dita di una mano le volte che si è presentato in aula: è candidato sindaco alle amministrative del 20-21 settembre); Ivano Migliaccio (candidato alle passate amministrative con Pirozzi, non venne eletto: è il braccio destro di Pirozzi);  Ugo Di Marino (si ricandidò con Pirozzi senza essere eletto, ha chiuso definitivamente con la politica calvizzanese).  

 

 

 


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