Mugnano, dal 2020 nel bene confiscato di via Crispi opera il Centro Antiviolenza Kintsugi: in pochi anni raggiunti importanti risultati
Ottimi i risultati raggiunti dal Centro
Antiviolenza Kintsugi, realizzato nell’ambito del bene confiscato alla
criminalità organizzata, sito in via Crispi, e affidato dal Comune di Mugnano
alla Cooperativa Sociale Dedalus. I dati parlano chiaro. Nel
2022, sono state accolte 24 donne provenienti da tutto l’Ambito territoriale,
prese in carico presso il Centro Antiviolenza. Nel 2023, invece, sono state 55
le donne destinatarie degli interventi previsti dal Centro, appartenenti a
diverse classi di età, sia italiane sia straniere, provenienti non solo dal
Comune di Mugnano, ma anche da quelli limitrofi.
Tabelle
esplicative
Numerose sono state le iniziative culturali e di prevenzione del fenomeno della violenza promosse sul territorio insieme alla vice sindaca Anna Iorio e la presidente della Commissione Pari Opportunità Daniela Puzone, iniziative alle quali ha presenziato il sindaco di Mugnano Luigi Sarnataro.
Va anche detto che, finora, nonostante diversi
solleciti all’Ambito Territoriale 16, il Centro Antiviolenza, sebbene sia
regolarmente accreditato e pur avendone diritto, non ha beneficiato di alcun
finanziamento della Regione Campania. Anzi,
precisano i responsabili della nota cooperativa sociale, in una missiva inviata
al sindaco in risposta a un’interrogazione consiliare presentata dal consigliere di opposizione Gennaro Ruggiero, la Dedalus si è fatta carico,
attraverso altre risorse intercettate nell’ambito di finanziamenti privati,
come quello della Fondazione con i bambini, delle spese relative al personale
impegnato presso il Centro Antiviolenza Kintsugi e alla realizzazione di
importanti momenti di formazione, come quelli che si sono tenuti presso l’aula
consiliare e presso la scuola Segrè garantendo a favore delle donne e dei
minori di Mugnano, “gratis et amore dei”, delicati e competenti servizi volti
alla prevenzione e al benessere di chi subisce gravi maltrattamenti.
Inoltre, si è fatta anche carico delle onerose
spese relative ai costi ordinari e straordinari relativi al condominio.
Ricordiamo che il Centro Antiviolenza Kintsugi
nasce nel 2020 dalla sinergia tra Dedalus Cooperativa sociale e il Comune di
Mugnano che ha scelto di destinare il primo bene sottratto alla camorra nel
proprio territorio, al contrasto alla violenza maschile contro le donne, con l’obiettivo
di promuovere l’emersione, il riconoscimento e la fuoriuscita della violenza di
genere.
Il Centro è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì, assicurando una reperibilità telefonica h.24 anche nel week end. In via sperimentale, così come esposto nel progetto presentato in risposta all'Avviso pubblico, si ospitano per brevi periodi, in semi autonomia, donne vittime di gravi violenze seguite dai servizi sociali territoriali, oltre che dalle operatrici impegnate.
L'obiettivo è quello di incrementare i servizi offerti alle donne, sole o con figli, che vivono realtà di violenza e maltrattamenti sul territorio di Mugnano di Napoli e dei comuni limitrofi, mirando a potenziare da un lato l'aspetto operativo inerente la tutela delle vittime di violenza di genere, dall'altro lato l'offerta di servizi atti a favorire l'emancipazione di genere per l'uscita dalla violenza.
L'accesso al servizio può essere spontaneo e/o su invio degli altri enti territoriali, con i quali si è in rete, fondamentale il lavoro svolto in questi anni con i servizi sociali e la caserma dei carabinieri di Mugnano. Alle donne accolte viene garantito l'anonimato e tutti i servizi offerti vengono erogati gratuitamente.