Marano, il “tesoretto” dimenticato: a oltre 43 anni dal terremoto ancora da spendere circa 2milioni di euro

 Si tratta di una notizia che abbiamo riportato, in anteprima, già tre anni fa: in questi giorni, il sindaco Morra ci ha confermato che tale somma entrerà nelle diponibilità del Comune appena ci sarà l’ok definitivo dell’OSL (Organismo Straordinario Liquidazione)

L’articolo pubblicato da calvizzanoweb ad aprile 2022

Al Comune, tra le pieghe del bilancio, ci sarebbe un tesoretto dimenticato, da circa un milione800 mila euro. Sono i fondi per la “ricostruzione post terremoto dell’80” (ex legge 219) inspiegabilmente mai utilizzati, dopo oltre 41 anni: furono stanziati per l’adeguamento sismico di civili abitazioni. Agli inizi del 2012, 500mila euro di questi fondi furono impegnati per la redazione dei Piani di recupero. Ci fu una grossa polemica in Consiglio comunale, sollevata dal capogruppo dell’Udc dell’epoca, Pasquale Albano, per il quale i soldi impegnati per pagare i professionisti incaricati (tutti appartenenti, secondo Albano, a “parrocchie” ben precise), potevano essere impiegati diversamente e in modo più utile, a esempio per ristrutturare le scuole della città. Non fu pagato nessuno.  Della questione fondi per la ricostruzione post terremoto, se ne stava interessando l'ex consigliera di minoranza Stefania Fanelli, poi è arrivato lo scioglimento del Consiglio comunale e l'insediamento dei Commissari straordinari. Ora bisognerà capire se questa somma è nelle disponibilità dell'OSL (Organo straordinario di liquidazione a cui è stato affidata la gestione del dissesto) o dell'Ente in modo da poterli  utilizzare al meglio e completare l’opera di ricostruzione della città.    

Di questo "tesoretto" ne abbiamo già parlato altre volte.  

 

 



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