Fiera DIDACTA: Marano ben rappresentata al seminario su bilanci, sfide e prospettive per le biblioteche scolastiche
Fulvia
Giacco e Maria Cerullo, docenti presso l’IC “Amanzio-Ranucci-Alfieri”, diretto magnificamente dalla preside Antonietta Guadagno, hanno relazionato sull’attivazione presso l’Istituto maranese di una rete di
biblioteche scolastiche, nell’ambito del progetto “Bibliotechiamo”
Da mercoledì 20 a venerdì 22 marzo, a Fortezza Da Basso (Firenze) si è svolta, per il settimo anno consecutivo DIDACTA ITALIA, edizione italiana di Didacta International che si svolge da oltre 60 anni in Germania, seminario pedagogico-formativo e appuntamento annuale che per tre giorni trasforma Firenze nella capitale europea della scuola del futuro offrendo la possibilità di una partecipata riflessione e discussione sul mondo dell’istruzione e sull’evoluzione delle metodologie didattiche, in una prospettiva “futuristica”, costituendo un punto d’incontro tra gli attori del processo educativo: dirigenti scolastici, promotori di iniziative culturali e vertici della piramide didattico-pedagogica; i docenti, plasmatori primari delle coscienze etico-civiche e veicolo nodale di trasmissione del patrimonio culturale ed intellettuale; aziende, enti ed associazioni che cooperano alla formazione umana dei giovani studenti mediante attività e progetti extracurriculari; gli alunni, protagonisti dell’universo scolastico, la cui centralità è essenziale nel processo di apprendimento.
Ad un’introduzione
dell’evento contrassegnata da un bilancio delle azioni promosse dalla Cabina di
regia e dai Poli di lettura per l’attuazione della legge sulla promozione della
lettura e la valorizzazione delle biblioteche scolastiche, è seguito un slancio
in avanti, un’apertura verso orizzonti didattici innovativi e inesplorati, alla
ricerca di nuovi approcci, punti di partenza, visioni pionieristiche, in un
confronto tra presente e possibilità future, nell’ottica di una scuola che
punti all’inclusione e all’arginamento di fenomeni di dispersione scolastica,
di interna emarginazione, affinché nessuno sia abbandonato, lasciato indietro.
Ad interrogarsi sulla
necessità di cooperazione tra le mura scolastiche e sulle mire di unitario
avanzamento evolutivo, i relatori: Caterina Spezzano, Dirigente tecnico
Dipartimento per gli Ordinamenti scolastici; Cristina Bellei, I.C. Stradi-Milanello;
Elisabetta Mughini, Dirigente di Ricerca INDIRE; Fulvia Giacco, IC Amanzio Ranucci
Alfieri di Marano; Lucia Megli, I.C Perlasca di Roma; Margherita Toraldo, Liceo
Classico P. Galluppi di Catanzaro; Maria Cerullo, IC Amanzio Ranucci Alfieri di
Marano.
Fulvia Giacco, docente
presso l’IC “Amanzio-Ranucci-Alfieri” e presidentessa della Proloco
Marano-Flegrea, ha raccontato dell’attivazione presso l’Istituto maranese di
una rete di biblioteche scolastiche, nell’ambito del progetto BIBLIOTECHIAMO,
testimonianza dell’emancipazione nel modo di fare scuola, segno evidente della
volontà di stare al passo con i tempi e dell’offrire ai giovani la possibilità
di usufruire di attività progettuali che li rendano attori primari, alimentando
la fiamma della curiosità e riscrivendo, così, il rapporto scuola-alunno,
troppo spesso contrassegnato da fasi di disillusione e disinteresse da parte della
platea scolastica.
La
conoscenza che viene acquisita con l'obbligo non fa presa nella mente. Quindi
non usate l'obbligo, ma lasciate che la prima educazione sia una sorta di
divertimento; questo vi metterà maggiormente in grado di trovare l'inclinazione
naturale del bambino.
La capacità di
assecondare le passioni e i talenti, valorizzando i punti di forza degli alunni
e ammettendo la possibilità dell’errore, della caduta, del naturale
“fallimento”, è la chiave di volta della scuola del futuro. Ponendosi
nell’ottica di un confronto dialogico con la platea degli alunni, l’istituzione
scolastica deve spogliarsi della sua aura austera e conflittuale, inglobando in
sé proposte polifoniche, ponendo l’accento non solo sulla formazione
intellettuale e culturale del singolo alunno e del corpo studenti, ma anche
sullo sviluppo globale della personalità e della coscienza, individuale e
collettiva, abbattendo le barriere del pregiudizio elitario e settario,
aprendosi al multiculturalismo, all’eterogeneità nelle proposte didattiche.
E se guardiamo a
manifestazioni come DIDACTA e alle scuole del maranese, è più facile aver
fiducia in un’inversione di paradigma.
Martina Maja
Nel video, l’interessante intervento
di Fulvia Giacco: non perdetevelo