Marano, il Comune condannato al pagamento del risarcimento di 276mila500 euro in favore della società Giardino dei Ciliegi s.c.a.r.l.

 L’amministrazione Morra non centra nulla in questa vicenda, iniziata all'epoca della seconda amministrazione Bertini

Un’altra tegola si abbatte sul Comune, condannato al pagamento, in favore della società Giardino dei Ciliegi s.c.a.r.l. in liquidazione, del risarcimento 276.500,05 euro, oltre interessi legali. Il Tribunale di Napoli Nord (con sede ad Aversa), in composizione monocratica, ha dichiarato la risoluzione, per grave inadempimento del Comune di Marano di Napoli, del contratto di concessione stipulato tra le parti in data 25.5.2006.

L’iter del Giardino dei Ciliegi di via Che Guevara, con annesso risanamento delle case popolari di via Piave, è stato abbastanza tribolato. Nel lontano ’96, la Regione fa sapere che è disposta a finanziare progetti di recupero urbano ai Comuni che riescono ad attrarre capitali privati per costruire opere pubbliche. L’amministrazione si dà da fare e riesce, nel ’98, ad approvare il progetto preliminare in Consiglio comunale. Non si riesce, però, a individuare un referente privato disposto a investire in questa operazione. L’intenzione dell’amministrazione era quella di aprire i cantieri prima delle elezioni amministrative del 2001, ma sorgono vari problemi burocratici. A marzo 2001 viene approvata in Consiglio comunale l’adozione dei vincoli a tutela dei terreni interessati dal progetto, in modo da utilizzarli solo per una zona di servizi con verde attrezzato. A votare contro, sono solo i due consiglieri Verdi, “Nella concezione di villetta comunale – dichiarò Tammaro al periodico L’attesa – c’è poco spazio per il verde e molto per il cemento. Ecco perché, provocatoriamente, votiamo contro”.

Nel 2003, viene finalmente bandita la gara per il progetto Giardino dei Ciliegi:  risultano vincitrici la società Edilsa s.r.l. e l'Associazione Polisportiva Partenope, poi confluite nella società consortile Giardino dei Ciliegi.

Il progetto prevedeva la realizzazione di due piscine, un’area ludico-sportiva, un parcheggio e un centro per anziani. Alla fine non si è fatto più nulla.


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