13 anni fa moriva Gianfranco Scoppa, maestro di umanità e solidarietà: nella storia di Marano ha lasciato un segno come medico, come politico, ma soprattutto come imprenditore. Michele Izzo: “dedichiamogli una piazza o una strada della città”
La missiva che ci inviò Izzo l’anno
scorso: ora, da consigliere comunale, potrà presentare una mozione in Consiglio
comunale
Carissimo Direttore mi riallaccio al tuo articolo in ricordo del dott. Gianfranco Scoppa nel 12esimo anniversario della sua morte. Nella storia della città di Marano sono pochi coloro che hanno lasciato una traccia indelebile: tra questi illustri c’è Gianfranco Scoppa. Professionista, imprenditore e politico di prim'ordine. Il "Principe" così lo chiamavo per il portamento gentile e i modi garbati che facevano dell' uomo, del professionista e del politico persona di grande spessore, che ha lasciato nella collettività maranese un gioiellino di avanzata tecnologia medica " il Centro Aktis", fiore all'occhiello dell' intera regione Campania. Oggi il centro Aktis è curato magistralmente con acquisti di nuovi e più efficaci macchinari per la prevenzione e la cura dei tumori dai figli del dott Scoppa, Valerio e Alessio. Per il testamento culturale e umano che l' uomo ha lasciato alla comunità maranese e per l' eredità che l' imprenditore ha lasciato alla città di Marano, penso sia doveroso intitolare una strada o una piazza a uno dei figli migliori di Marano, che, con il suo lavoro, le sue idee e il suo esempio seppe interpretare il genuino percorso di crescita della città. Faccio un appello alle forze sane della città affinché si costituisca un comitato per proporre ai responsabili dell'ente comunale di intitolare una strada o una piazza a Gianfranco Scoppa.
Michele Izzo, giornalista
Premesso che condividiamo la proposta del nostro collega giornalista Michele Izzo, ripubblichiamo l’articolo dell'anno scorso, ovviamente sempre di grande attualità.
12 anni fa moriva Gianfranco Scoppa, maestro di umanità e solidarietà
Gianfranco Scoppa morì a 61 anni in un caldo giorno di giugno. Unanime fu il cordoglio. Oltre a essere stato un eccellente medico, era un maestro di umanità e solidarietà. Mai un gesto di presunzione, sempre modesto, ma soprattutto umile: nella storia di Marano ha lasciato un segno come medico, come politico, ma soprattutto come imprenditore. Investì i suoi capitali per ammodernare quel gioiello di sanità diagnostica e terapeutica che risponde al nome di Centro Aktis, che non ha nulla da invidiare alle strutture del nord. Un imprenditore solidale, pronto a dare sempre una mano agli ultimi e a non tirarsi mai indietro, quando si trattava di sponsorizzare una manifestazione di qualsiasi tipo e di qualsiasi colore politico, nonostante fosse un uomo di destra, che ha fatto politica attiva per diversi anni, candidandosi in diverse competizioni elettorali. Gianfranco Scoppa, negli ultimi tempi, qualche anno prima del suo decesso, era un po’ stanco: il male lo stava divorando, ma, nonostante tutto, continuava a lavorare dodici ore al giorno, per aiutare gli altri a sconfiggere quello stesso male di cui era rimasto vittima. Era un po’ amareggiato, poiché il Comune, invece di aiutarlo nella crescita della struttura, punto di riferimento di tutta la regione e dell’Italia meridionale, gli stava creando ostacoli a non finire. Per migliorare gli standard terapeutici del Centro Aktis, aveva deciso di acquisire un nuovo acceleratore lineare per la cura dei tumori. Ma era necessario costruire un bunker, e c’era bisogno, quindi, di una variante urbanistica che il Comune non si decideva a concedere. Allora chiamò il direttore dell’attesa (periodico locale), con il garbo che l’ha sempre contraddistinto, per sollecitarlo a fare un articolo. Noi de l’attesa l’abbiamo sempre accontentato, non perché fosse il nostro sponsor, ma perché poneva problemi reali.
Nella bacheca del Centro Aktis tutti i ritagli degli articoli dedicati a Scoppa nel giorno della sua dipartita |
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Davanti a una platea commossa, il 19 giugno 2012, al Centro Aktis di via Lazio, venne inaugurato il nuovo reparto di Radioterapia, intitolato al dottor Gianfranco Scoppa. Per l’occasione fu presentato al pubblico “Trilogy”, il super moderno acceleratore lineare per la cura radioterapica dei tumori, all’epoca il primo in un centro privato del Sud Italia.