Partita la 13esima edizione de “Il maggio dei libri”, la lettura consigliata dal nostro opinionista Giuseppe Cerullo: “Furore”, di John Steinbeck

 


“Uomini che non avevano mai conosciuto la fame videro gli occhi degli affamati”

Il 23 aprile si è celebrata la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore.

Questa festa dedicata ai libri nasce nel 1996 sotto l'egida dell'UNESCO per promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e la tutela del copyright.

A partire dal 23 aprile fino al 31 maggio si apre la campagna nazionale denominata "Maggio dei Libri", che invita a portare i libri e la lettura anche in contesti diversi da quelli tradizionali, per intercettare coloro che solitamente non leggono ma che possono essere incuriositi se stimolati nel modo giusto.

Queste iniziative sono tese a contrastare il basso numero di lettori (Ad aver letto almeno un libro nell’ultimo anno è solo il 40,8% della popolazione superiore a 6 anni) evidenziato



dall'ultimo report pubblicato dall'ISTAT a dicembre 2022 sull'anno di riferimento 2021.

L’abitudine alla lettura in Italia risulta essere più diffusa nelle regioni del Centro-nord: ha letto almeno un libro il 48,0% delle persone residenti nel Nord-ovest, il 46,3% di quelle del Nord-est e il 44,4% di chi vive al Centro, mentre la quota di lettori al Sud è pari al 29,5%, e nelle Isole la realtà è molto differenziata tra Sicilia (27,4%) e Sardegna (42,6%).

I giovanissimi continuano a essere i lettori più assidui, anche se in netto calo negli ultimi dieci anni: tra gli 11 e i 14 anni il 54,7% ha letto almeno un libro nell’ultimo anno. Si conferma il rilevante e cronico divario di genere nella lettura di libri: nel 2021 la percentuale delle lettrici è del 45,7% e quella dei lettori del 35,8%.

Personalmente, per la giornata mondiale del libro, e date le contestazioni avvenute di recente al ministro dell'interno Piantandosi per il "Decreto Cutro", mi sento di consigliarvi una lettura sempre attuale: “Furore” di John Steinbeck.

Questa storia, cruda, dura, violenta, a tratti lacerante, ma, soprattutto, contemporanea racconta uno spaccato dei fenomeni migratori interni agli USA.

"Nell'ovest si diffuse il panico di fronte al moltiplicarsi degli emigranti sulle strade. Uomini che avevano proprietà temettero per le loro proprietà. Uomini che non avevano mai conosciuto la fame videro gli occhi degli affamati. Uomini che non avevano mai desiderato niente videro la vampa del desiderio negli occhi degli emigranti. E gli uomini delle città e quelli dei ricchi sobborghi agrari si allearono per difendersi a vicenda; e si convinsero a vicenda che loro erano buoni e gli invasori erano cattivi, come fa ogni uomo prima di andare a combatterne un altro".

Giuseppe Cerullo

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