Marano, alle amministrative del 2011 ci fu uno scontro a tre: Bertini-Cavallo-Scotto

 


Mario Cavallo ebbe la meglio su Scotto al ballottaggio, Mauro Bertini si classificò al terzo posto



In Consiglio ci fu una piccola rivoluzione: 12 debuttanti su 24 e bocciati eccellenti 


In parentesi i voti


Angelo Liccardo del Pdl (per un refuso è scritto Pd)

Una percentuale record di rinnovamento alle amministrative del 2011, con moltissimi debutti. Con la vittoria di Mario Cavallo, il cinquanta per cento dei consiglieri comunali entrò per la prima volta nell’Assise cittadina, per la prima volta formata da 24 e non più da trenta consiglieri.

La maggioranza fu formata da 14 consiglieri (più il sindaco): dieci delle due liste civiche di Cavallo (Per una nuova Marano e Marano futura) e quattro del Partito democratico. Dei 14 consiglieri di maggioranza ben 8 erano nuovi e al debutto. Uno del Pd, Rodolfo Visconti, e, alla sua primissima esperienza politica, riuscì a rastrellare 432 preferenze personali, lasciando di stucco tutto il partito locale. Successi, invece, attesi per i candidati delle liste civiche di Mario Cavallo. Il recordman delle preferenze, anche lui al debutto, fu Luigi Del Prete, imprenditore edile, che ottenne 479 voti personali. Esordienti anche Sigismondo Buono, Stefano Catone, Eduardo Napolano e Salvatore Vallozzi, tutti eletti con la lista “Per una nuova Marano.  

Con “Marano futura” entrarono in Consiglio, invece, Luigi Ruggiero e Roberto Sorrentino (attuale segretario della sezione locale dl Pd). Entrambi alla prima elezione. Ruggiero ci aveva provato già cinque anni prima con la Margherita senza, però, centrare l’obiettivo.

All’opposizione debuttarono in quattro. Il consigliere di Italia dei Valori, Michele Palladino, il candidato sindaco non eletto Ferdinando Scotto, i consiglieri dell’Udc Maria Di Fiore e Gaetano Orlando, all’epoca direttore del distretto sanitario di Marano. Dodici erano, invece, i consiglieri comunali che avevano già avuto trascorsi politici e istituzionali: sei all’opposizione e sei in maggioranza. I sei volti noti della minoranza: Mauro Bertini sindaco dal 1993 al 2006; Giuseppe Carandente Tartaglia, già consigliere comunale della Margherita. Sempre all’opposizione, tornarono in Consiglio Angelo Liccardo, consigliere uscente del Pdl; Domenico D’Ambra, cinque anni prima fu eletto con l’Udeur; e Michele Carandente, in passato consigliere Dc e candidato sindaco. Tornò in Consiglio anche Pasquale Albano, per l’Udc, che passò da 300 voti di cinque anni prima, a più di 900 voti di preferenze, diventando così il più votato a Marano e portando uno dei risultati più clamorosi degli ultimi quindici anni precedenti. Riconferme in maggioranza per l’ex sindaco Salvatore Perrotta, il più votato della coalizione di Cavallo, per Domenico Paragliola, capogruppo uscente del Pdl, e Matteo Morra, nella precedente consiliatura consigliere, prima, e assessore, poi, per il Pd. Ritorno con soddisfazione anche per i tre dissidenti dell’Udc, che abbandonarono Biagio Iacolare per sostenere Cavallo. Si tratta di Eduardo Simioli, Antonio Cerullo e Mario Chianese, che si tolsero la soddisfazione di rientrare in Consiglio comunale, vedendo, invece restare fuori i loro rivali dell’ex partito a cui appartenevano.

Tanti gli esponenti di lungo corso che, a quel giro, restarono a guardare. Non furono eletti, infatti, gli ex assessori Alberto Amitrano, Gemma Infantocci, Mario Mele, Vincenzo Passariello, Pasquale Coppola, Renato Schettino e gli ex consiglieri Biagio Baiano, Francesco Crispino, Crescenzo Coppola, Alessandro Recupido, Armando Sarracino, Arturo Mercogliano, Giuseppe Aprea, Stefania Fanelli, Antonio Napolano e Michele Napolano, Luigi Di Marino, Saverio Santoro, Castrese Alfiero, Pasquale Principe.  

 La squadra messa in campo da Cavallo (cliccare sopra le foto per ingrandire)

       Carlo Astarita


Gaetano Bonelli



Emma Buondonno


Crescenzo Coppola



Claudia De Magistris


Oreste Granata



Francesco Migliaccio



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