Mario Cavallo ebbe la meglio su Scotto al ballottaggio, Mauro Bertini si classificò al terzo posto
In Consiglio ci fu una piccola rivoluzione: 12 debuttanti su 24 e bocciati eccellenti
In parentesi i voti |
Angelo Liccardo del Pdl (per un refuso è scritto Pd) |
La maggioranza fu formata da 14 consiglieri (più il
sindaco): dieci delle due liste civiche di Cavallo (Per una nuova Marano
e Marano futura) e quattro del Partito democratico. Dei 14 consiglieri
di maggioranza ben 8 erano nuovi e al debutto. Uno del Pd, Rodolfo Visconti,
e, alla sua primissima esperienza politica, riuscì a rastrellare 432 preferenze
personali, lasciando di stucco tutto il partito locale. Successi, invece,
attesi per i candidati delle liste civiche di Mario Cavallo. Il recordman delle
preferenze, anche lui al debutto, fu Luigi Del Prete, imprenditore
edile, che ottenne 479 voti personali. Esordienti anche Sigismondo Buono,
Stefano Catone, Eduardo Napolano e Salvatore Vallozzi,
tutti eletti con la lista “Per una nuova Marano.
Con “Marano futura” entrarono in Consiglio, invece, Luigi
Ruggiero e Roberto Sorrentino (attuale segretario della sezione
locale dl Pd). Entrambi alla prima elezione. Ruggiero ci aveva provato già
cinque anni prima con la Margherita senza, però, centrare l’obiettivo.
All’opposizione debuttarono in quattro. Il consigliere
di Italia dei Valori, Michele Palladino, il candidato sindaco non eletto
Ferdinando Scotto, i consiglieri dell’Udc Maria Di Fiore e Gaetano
Orlando, all’epoca direttore del distretto sanitario di Marano. Dodici
erano, invece, i consiglieri comunali che avevano già avuto trascorsi politici
e istituzionali: sei all’opposizione e sei in maggioranza. I sei volti noti
della minoranza: Mauro Bertini sindaco dal 1993 al 2006; Giuseppe
Carandente Tartaglia, già consigliere comunale della Margherita. Sempre all’opposizione,
tornarono in Consiglio Angelo Liccardo, consigliere uscente del Pdl; Domenico
D’Ambra, cinque anni prima fu eletto con l’Udeur; e Michele Carandente,
in passato consigliere Dc e candidato sindaco. Tornò in Consiglio anche Pasquale
Albano, per l’Udc, che passò da 300 voti di cinque anni prima, a più di 900
voti di preferenze, diventando così il più votato a Marano e portando uno dei
risultati più clamorosi degli ultimi quindici anni precedenti. Riconferme in
maggioranza per l’ex sindaco Salvatore Perrotta, il più votato della
coalizione di Cavallo, per Domenico Paragliola, capogruppo
uscente del Pdl, e Matteo Morra, nella precedente consiliatura
consigliere, prima, e assessore, poi, per il Pd. Ritorno con soddisfazione
anche per i tre dissidenti dell’Udc, che abbandonarono Biagio Iacolare per
sostenere Cavallo. Si tratta di Eduardo Simioli, Antonio Cerullo e Mario
Chianese, che si tolsero la soddisfazione di rientrare in Consiglio comunale,
vedendo, invece restare fuori i loro rivali dell’ex partito a cui
appartenevano.
Tanti gli esponenti di lungo corso che, a quel giro, restarono a guardare. Non furono eletti, infatti, gli ex assessori Alberto Amitrano, Gemma Infantocci, Mario Mele, Vincenzo Passariello, Pasquale Coppola, Renato Schettino e gli ex consiglieri Biagio Baiano, Francesco Crispino, Crescenzo Coppola, Alessandro Recupido, Armando Sarracino, Arturo Mercogliano, Giuseppe Aprea, Stefania Fanelli, Antonio Napolano e Michele Napolano, Luigi Di Marino, Saverio Santoro, Castrese Alfiero, Pasquale Principe.
La squadra messa in campo da Cavallo (cliccare sopra le foto per ingrandire)
Emma Buondonno
Crescenzo Coppola
Claudia De Magistris
Oreste Granata
Francesco Migliaccio