Partito democratico Calvizzano, timidi segnali di ripresa dopo una lunga fase di stallo

 


La foto di copertina la dice tutta: a Calvizzano le primarie si sono svolte grazie all’impegno dell’ex sindaco Giuseppe Granata e dell’ex consigliera comunale ai tempi dell’ex amministrazione Salatiello, Angela De Vito (due persone valide e perbene, entrambe vicine all’ex deputato Raffaele Topo), coadiuvati dal padre della De Vito, da Angelo Crispino e da un sempre più deluso Antonio Veneruso, segretario dimissionario. Hanno votato 65 persone: ha vinto Bonaccini con 45 voti, contro i 20 riportati da Schlein. Ma i numeri record si ebbero alle primarie del 2017, quando i votanti furono 204, di cui 49 tesserati al partito democratico: stravinse Renzi con 186 voti (91,1%); secondo arrivò Orlando con 13 voti (6,3%); all’ultimo posto si classificò il governatore della Puglia Emiliano con 5 voti (2,5%). A marzo bisogna eleggere il nuovo segretario cittadino anche a Calvizzano che avrà il duro compito di dare un’identità al partito (oggi più che mai ancora incerta) e di traghettarlo alle prossime amministrative che, sorprese a parte, dovrebbero svolgersi nel 2025. Ci sarà qualcuno di buona volontà, pronto a prendersi questa non facile responsabilità per far ritornare il partito ai fasti di un tempo? L’alternativa sarebbe un lungo commissariamento.   

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