L’opinione di Franco De Magistris
Il partito FdI
ha vinto nel Paese, l’astensionismo al Sud l’ha fatta da padrone con un
recupero di voti del Movimento 5 Stelle per cui una riflessione è d’obbligo:
ciò non può significare che quel ciclo storico che parte da Tangentopoli (1992)
, volge a termine ed il successo del Partito Fratelli d’Italia ed un Governo a
guida Meloni, espressione di un soggetto di una Destra estrema che vede il
Paese Italia allontanarsi da Paesi costituenti della CECA ed allinearsi alla
Poloni e all’ Ungheria potrebbe rallentare quel percorso dell’ Europa Politica
che tanta necessita al nostro Paese ed ai Mezzogiorno d’Europa per cui l’inizio
di un nuovo corso necessita della costruzione di nuovi soggetti partitici. Infatti,
la distruzione di una classe politica e la conseguente eliminazione dei partiti
di chiara espressione riformista vengono spazzati via e , come logica
conseguenza, si posizionano il P.D.S. e successivamente i Partito Democratico
(2007, PDS-Margherita) a capeggiare il Fronte Progressista e nasce Forza Italia
per una Alleanza Conservatrice con a capo Silvio Berlusconi per cui si
determina un bipolarismo estremo, inadeguato per le aspettative del Paese ,
entrambi raggruppamenti privi di un Progetto Italia capace di superare le
difficoltà del Paese ed attutire se non
superare le distanze tra Nord e Sud del Paese, Nel suo percorso contorto della
durata di sei lustri si registra prima il Populismo della Lega che cerca di
espandersi al Sud ed alle Isole e poi quello del Movimento 5 Stelle che con le
precedenti elezioni politiche raggiunge un risultato inaspettato circa il 34% ,
con il duo Casaleggio-Grillo dichiarando il Movimento, non di destra né di
sinistra poi con l’avvocato del popolo, Conte, ridimensionato a quasi il 16%
con un recupero sorprendente al Sud per il diffuso Reddito di Cittadinanza ed
uno spostamento a sinistra per la sua sopravvivenza a fronte dell’avanzata del
sovranismo. Come è una forzatura invocare le barricate è altrettanto forzatura
definire il populismo di sinistra, né che possa essere espressione di cultura
socialdemocratica, riformista. Al dimensionamento di Forza Italia e dei
5Stelle, i due sconfitti, restano la Lega per la sua contraddizione di essere
espressione nazionale con il suo ridimensionamento all’ 8,8% ed il Partito
Democratico sotto il 20% al quale è venuto meno il ruolo centrale di costruire
la larga intesa del fronte progressista e vantarsi di essere unica espressione
riformista, incalzato a sinistra dal populismo dei 5 Stelle. Mentre il nuovo si
vede nel Terzo Polo che come ha dichiarato lo stesso leader Carlo Calenda, se è
vero che non è stato raggiunto il risultato a doppia cifra e le condizioni
sperate per un probabile ritorno del Governo o dell’agenda Draghi il progetto
resta ambizioso con nuovo soggetto politico di espressione prettamente Riformista,
come in una precedente dichiarazione l’ex Ministro Mara Carfagna ha sostenuto il nuovo
soggetto deve essere Liberale Sinistra Riformista, partito che necessita al
Paese. La medesima che all’interno del Governo si è battuta affinché i fondi
del PNRR assegnati al Mezzogiorno fossero della misura del 40% con il rischio
che il nuovo Governo possa subire ritardi ed i finanziamenti comunitari delle
decurtazioni. In coerenza per il mancato proseguimento del Governo Draghi ,
unitamente ad un gruppo di colleghi ha preso le distanze da Forza Italia che in
termini di voti è quasi alla pari, crede nel nuovo soggetto politico in via di
costruzione e non può esimersi che la forza di un partito politico si
costruisce dal basso, dalle realtà locali e quindi il Paese necessita di una
nuova legge elettorale dove il cittadino possa scegliere chi rappresentarlo.
Franco De Magistris